Letteratura. Philip Roth, i limiti del sogno americano
Il dolore e il vuoto che Roth ci ha magistralmente descritto dal “Lamento di Portnoy” in poi non sono generalizzabili, e, lui lo sapeva bene: non appartengono a tutti, ma solo a dolenti personaggi che credevano in un sogno fatto solo di benessere, sesso e soldi. Roth era cosciente che quel sogno rischia di diventare un incubo, perché la nausea è il primo passo verso la rivolta e il terrorismo, esattamente come la figlia del protagonista di Pastorale americana, che è il suo capolavoro

Critico del sogno americano, interprete di una visione del mondo tutta dentro l’orizzonte del qui e dell’ora, Philip Roth, scomparso oggi a 85 anni, uno dei massimi esponenti della narrativa statunitense ci ha dato un importante contributo alla conoscenza di quel mondo. Dove non c’è lo spirito, regna spesso la desolazione nascosta dietro la ricerca spasmodica –e sempre frustrata- del piacere. Persona silenziosa, non molto … Continua a leggere Letteratura. Philip Roth, i limiti del sogno americano