Terrorismo: pronti a tutto, a uccidere e dare la vita. Le vie della radicalizzazione sono infinite
Sono pronti a tutto, ad uccidere in nome della loro ideologia e a dare la propria vita: la maggior parte dei terroristi muore in seguito all’attacco o perché suicida o perché ucciso dalle forze dell’ordine. Ma come si districa il percorso di un giovane verso la radicalizzazione è impossibile da stabilire, visto che le vie che conducono all'estremismo jihadista e al terrorismo sono tra loro estremamente eterogenee. È di nuovo l’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) a tracciare un’analisi sul fenomeno del terrorismo e della radicalizzazione in un Rapporto edito in questi giorni dall’Istituto condotto da Lorenzo Vidino, Francesco Marone ed Eva Entenmann

Per essere definito “attacco terroristico”, ci deve essere una rivendicazione, deve essere un atto deliberato e avere una chiara motivazione ideologica. Molto difficile se non impossibile delineare un percorso unico di radicalizzazione. È chiaro però che occorre sfatare il “mito” del terrorista-immigrato così come del terrorista povero e non integrato: la maggior parte degli attentatori sono nati e cresciuti nei Paesi in cui hanno compiuto … Continua a leggere Terrorismo: pronti a tutto, a uccidere e dare la vita. Le vie della radicalizzazione sono infinite