L’odio sulla Rete: quando l’elettore si libera delle briglie comunicative
La “società orizzontale” priva di riferimenti altri e alti è quanto di più antidemocratico e superficiale possa esistere. Ogni ambito ha la sua funzione e garantisce l’equilibrio sociale. L’odio è l’antisocialità per eccellenza, la distorsione di ogni relazione autentica, la castrazione di ogni generatività. Tutti dovremmo rendercene conto. Noi cittadini comuni ma in primis loro. Quei rappresentanti delle istituzioni che dovrebbero appunto rappresentarci e rassicurarci e che (è cronaca di questi giorni) sono corresponsabili (e in alcuni casi cause principali) del dilagare dell’odio
#iostoconMattarella. #dittaturadellospread. #impeachment. Eccoli alcuni tra gli hastag più usati sui social in questi giorni di crisi politica. I premier transitori si susseguono, gli aspiranti leader costruiscono scenari e alleanze improbabili, le istituzioni traballano e cittadini stanno a guardare. Ma non solo. Nel tempo dell’iperconnessione e dell’infinita disponibilità degli spazi di comunicazione, l’uomo comune incarna nuovi ruoli. Da spettatore di talk show televisivi, da lettore di … Continua a leggere L’odio sulla Rete: quando l’elettore si libera delle briglie comunicative