Diario di Marco Pedde, malato di Sla: un canestro contro la Sla

Una partita di basket per sensibilizzare le coscienze, facendo conoscere e comprendere al mondo esterno, la diversa realtà che vive la persona, e la sua famiglia, colpita da questa disabilità

Lo scorso 24 giugno a Nuoro l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), di cui faccio parte, ha dato vita alla seconda edizione dell’evento “Facciamo Canestro contro la Sla”, manifestazione finalizzata a sensibilizzare le coscienze, facendo conoscere e comprendere al mondo esterno, la diversa realtà che vive la persona, e la sua famiglia, colpita da questa disabilità.

La conseguente raccolta fondi serve per sostenere, attraverso progetti concreti coloro che nel nostro territorio, in questo mondo non uguale, attraversano momenti di difficoltà nel difficile percorso.

L’evento ebbe inizio nel 2014 quando, i protagonisti della partita, furono i Fedales 1974 contro i Giganti della Dinamo Banco di Sardegna di Sassari.
In questa edizione, sfidando il caldo torrido che ha costretto i partecipanti a sudare veramente sette “magliette”, sono scesi sul parquet del palazzetto Coni gli altrettanto Giganti della Pallacanestro Nuoro (società sportiva neo testimonial ufficiale della Aisla nuorese), nelle cui fila sono andati sul parquet, per l’occasione, anche il presidente del Consiglio comunale di Nuoro, Fabrizio Beccu, e Francesco Deriu, col figlio Ivan, dell’Associazione italiana sommelier, contro una rappresentativa costituita dalle forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

L’elevata temperatura ha probabilmente condizionato il rendimento tecnico dei giocatori che, tra mancati canestri e passaggi sbagliati, hanno comunque dato vita a un divertente spettacolo, che non aveva nulla da invidiare a quello offerto dalla Nba americana.
Meritano anche un grande plauso i due cori nuoresi, gli Amici del Folklore e Nugoro Amada, anch’essi testimonial ufficiali dell’Associazione nuorese, sempre in prima linea in tutti gli eventi organizzati finora e che hanno deliziato quel caldo pomeriggio con le loro, secondo me, sublimi interpretazioni canore.

Ogni qual volta mi trovo piacevolmente inserito in un contesto di canti folcloristici, sono solito chiedere gentilmente che venga esaudito il mio desiderio di sentire quel bellissimo canto tradizionale sardo, “Deus Ti Salvet Maria”, che puntualmente, com’è avvenuto il giorno della manifestazione, mi procura forti emozioni.

Approfitto di questa occasione per citare l’Associazione volontari “Don Bosco” sempre resa disponibile in tutti gli eventi organizzati dalla sede Aisla di Nuoro e, attraverso loro, ringraziare “calorosamente” tutti coloro che hanno reso possibile lo svolgersi di questa importante manifestazione, gli sponsor e le persone presenti, che hanno preferito il nostro rinfresco, composto da panini, acqua e bibite fresche e naturalmente, non poteva mancare il nostro buon vino, al refrigerio dell’acqua marina, pur di sostenere la causa.

A proposito di giusta causa, in Aisla siamo tutti “Persone che aiutano persone”: per informazioni è possibile contattarci alla mail aislanuoro@gmail.com

Marco Pedde