Germania: Merkel “condannata” a governare ancora. E a trainare l’Ue

Le elezioni tedesche del 24 settembre dovrebbero confermare la Cdu della cancelliera uscente come primo partito del più grande e ricco Paese dell’Europa comunitaria
Giornale on-line della diocesi di Rieti
Le elezioni tedesche del 24 settembre dovrebbero confermare la Cdu della cancelliera uscente come primo partito del più grande e ricco Paese dell’Europa comunitaria
Doverose le celebrazioni della firma, avvenuta in Campidoglio il 25 marzo 1957, dei testi istitutivi della Cee e dell’Euratom. Ma occorre ricordare che la strada dell’integrazione comunitaria fu avviata a partire dal famoso discorso del ministro degli Esteri francese il 9 maggio 1950 e la successiva adozione del Trattato di Parigi con il quale nasceva la Ceca
Di fronte al “cambiamento d’epoca” della cosiddetta “era globale” c’è chi vorrebbe rispondere con le chiusure nazionaliste e protezioniste. Ma le dinamiche storiche non si possono arrestare, vanno semmai comprese e guidate. Abbandonando antiche certezze e giocando in campo aperto. E la politica ha un ruolo ben preciso. L’Unione europea va intesa in questa direzione
Le relazioni con il gigante dell’est restano problematiche, acuite dalle ambizioni espansionistiche verso i Paesi confinanti e dalla guerra con l’Ucraina. I rapporti tra Ue e nazione euroasiatica devono essere misurati sulla politica prima che sulle innegabili comunanze culturali e religiose. Pace e rispetto reciproco sono un presupposto irrinunciabile I conflitti in Medio Oriente e in particolare la crisi dei rifugiati, oltre all’emergenza del terrorismo … Continua a leggere Bruxelles-Mosca: relazioni fragili. Russia di Putin partner strategico ma vicino di casa ingombrante
Il referendum ha portato il Regno Unito – in crisi di identità – a un ulteriore isolamento, mentre non pochi cittadini invocano un ripensamento. Intanto l’onda populista si diffonde, dall’Austria alla Francia fino alle nazioni dell’Europa centro-orientale. L’impresa dell’integrazione comunitaria ha dalla sua parte razionalità e futuro, ma occorre una consapevole mobilitazione culturale e politica In tempo di crisi, è forte la tentazione di seguire … Continua a leggere Il virus nazionalista del Brexit, i pentimenti britannici e il futuro dell’Unione europea
Con l’avvento della globalizzazione e dell’era digitale la sovranità nazionale appare fortemente ridimensionata e indebolita, incapace di fornire ai cittadini dei diversi Paesi le risposte di cui hanno bisogno. Nel Vecchio continente occorre un progetto rinnovato, fra solidarietà e sussidiarietà, che punti a creare una Federazione, rafforzando il processo comunitario pur nel rispetto delle “diversità” nazionali. Una proposta da discutere, fra crisi, Brexit e rilancio … Continua a leggere Nuovo itinerario per l’Europa: dall’Unione alla Federazione. Una proposta per superare l’impasse