Quattro convegni dedicati all’ambiente e alla valorizzazione del territorio. Li ha promossi la delegazione reatina del Fai (il Fondo per l’ambiente italiano) insieme al settimanale Frontiera, presso l’Auditorium dei poveri (la chiesa di S. Giovenale di via Garibaldi, dalla Curia recuperata e affidata alla Confraternita degli Artisti, ricostituita proprio per animare iniziative culturali). “Percezione consapevole di ambienti e spazi significativi”: questo il tema degli incontri, iniziati nelle settimane scorse e che vedono in programma ancora due appuntamenti nei prossimi mercoledì (22 e 29 aprile, alle 16.30). Ha voluto dunque partecipare a tale momento di riflessione e di confronto anche il mondo cattolico, che oltre alla presenza del giornale diocesano nell’organizzazione ha visto pure intervenire al primo incontro il sacerdote che segue la pastorale sociale, settore cui afferisce anche il discorso pace, giustizia e salvaguardia del creato.
Don Valerio Shango, alla guida del rispettivo ufficio diocesano, ha ringraziato gli organizzatori per questa attenzione alle tematiche ambientali riferite al territorio: «Questo ambiente siamo noi. Questo ambiente diventerà ciò che noi saremo. Per questo la Chiesa da anni rivolge una attenzione speciale ai problemi ambientali e a un rapporto di qualità tra l’uomo e la natura». Per cui come ufficio pastorale, ha sottolineato don Shango, «ci interessa raccogliere l’invito del Fai verso questa rinnovata consapevolezza dell’ambiente. Spesso è turbato da noi uomini. E la nostra natura è bellissima, ma noi non conosciamo più tutte le risorse del nostro territorio».
Da riscoprire, invece, l’ambiente della splendida valle reatina, «anche in vista del Giubileo. Un rapporto con l’ambiente sano ci consente di curare lo spirito. Oggi c’è da recuperare questa dimensione: l’uomo non vive soltanto delle cose, degli impegni, dei supermercati. C’è da ritrovare il senso di essere famiglia: la riconciliazione degli uni con gli altri non è estranea alla riconciliazione con la natura». Assieme alla natura che circonda Rieti con tutto lo splendore della valle cara al “cantore del creato” Francesco d’Assisi, va riscoperto anche lo stesso ambiente urbano: esso è infatti «paritetico come importanza all’ambiente naturale », ha spiegato l’architetto Piero D’Orazi, responsabile territorio e ambiente della delegazione Fai di Rieti. «Il fatto che questo sia sempre stato vero nella storia ce lo dimostrano le città italiane, le città che solo noi abbiamo».
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