Economia

Dinamica delle imprese, saldi negativi nel 2023 nel cratere sismico

I lievi saldi positivi sulla nati mortalità imprenditoriale registrati dall'indagine Movimprese non vengono confermati nei comuni interessati dal sisma 2016 ad eccezione del capoluogo

Dinamica delle imprese 2023 in sofferenza nel cosiddetto “cratere sismico” ad eccezione della performance del capoluogo. La lieve crescita registrata in provincia di Rieti dall’indagine Movimprese sull’andamento della demografia delle imprese nel 2023, elaborata da Unioncamere e InfoCamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio, non viene infatti confermata nei 15 comuni interessati dal terremoto del 2016 ad eccezione del capoluogo ed in particolare nei comuni più vicini all’epicentro del sisma che hanno scontato anche un crescente fenomeno di spopolamento.

Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni non d’ufficio, ossia quelle collegate direttamente alle dinamiche economiche del periodo, è infatti di 19 imprese nell’intero cratere, ma diventa negativo, – 14 unità, se si esclude la performance del capoluogo reatino. Un segno meno che aveva iniziato a manifestarsi già a partire dal 2021 (saldo di -7 imprese), poi proseguito nel 2022 (-2), e che è rimasto contenuto solo grazie ai numerosi bandi e strumenti agevolativi che sono stati indirizzati da Governo, Regione ed enti locali in queste aree.

“Al di la’ delle  complicanze relative alle attività tradizionali, c’è un problema di area, tant’è  che la provincia di Rieti cresce, ma nei 15 comuni del cratere sismico, fatta eccezione per il capoluogo, la decrescita si fa sentire.  – spiega il vicepresidente della Camera di Commercio di Rieti Viterbo, Leonardo Tosti – Probabilmente la pandemia ha influito in maniera definitiva sull’area, come dimostrano i dati della natimortalità imprenditoriale degli ultimi 3 anni, mentre gli effetti della ricostruzione si sono visti solo nei territori più strutturati. Per questo è necessario non abbandonare queste zone che già registrano un Pil inferiore di molto alle altre province del centro Italia interessate dal sisma, riconfermando la zona franca urbana oltre a studiare altri strumenti agevolativi”.