“Venite alle nozze!” (cfr. Mt. 22,1-14)
Cari bambini e ragazzi,
in questi giorni in molte parrocchie della nostra Diocesi riprende l’esperienza del catechismo. Ho pensato di scrivervi queste brevi righe per augurarvi che sia per ciascuno di voi una esperienza davvero affascinante. Ricordo anch’io gli anni di catechismo, ricordo quanto mi sembrava importante visto che i miei genitori e particolarmente la mia nonna si raccomandavano sempre di farmi frequentare sia il catechismo che la messa domenicale. Ecco perché desidero dire anche un grazie speciale ai sacerdoti e ai catechisti della vostra parrocchia che stanno disponendo al meglio il vostro percorso di fede.
Vi confesso cari ragazzi che sono rimasto sempre affascinato dalla persona di Gesù. I sacerdoti, i miei catechisti, soprattutto la mia catechista Concetta che mi ha accompagnato per diversi anni, mi hanno aiutato a lasciarmi affascinare. Soprattutto perché avevo intuito che loro per primi parlavano di Gesù non come fosse un personaggio del passato ma, soprattutto attraverso i Vangeli, hanno dato a me e ai miei amici la possibilità di comprendere che Gesù ci è “contemporaneo” per cui la sua vita, i suoi gesti, le sue parole pian piano hanno incuriosito molto la mia vita. Sono nate le prime domande (a proposito non abbiate mai paura delle domande!), poi crescendo c’è stato anche un momento di contestazione, di breve allontanamento ma poi ho capito che non potevo fare a meno di Gesù.
Magari quando ci vedremo ve lo racconterò con calma e da vicino e, spero anche per voi, diventi una esperienza forte e immancabile. Conosco bene le vostre tante attività (calcio, danza, ecc..) ma vi assicuro che vale la pena non mettere Gesù solo alla fine dei nostri impegni… Vedrete, fidatevi!
Colgo l’occasione anche per dire grazie alle vostre famiglie perchè è importante che anche loro facciano strada con voi, che di buon cuore vi accompagnino anche alla celebrazione domenicale così che risulti davvero la Domenica, Giorno del Signore, Pasqua settimanale, una vera e propria festa di famiglia. Il Cristiano è un invitato a nozze. È un’esperienza che riempie la vita. L’hanno capita i primi discepoli quando hanno avuto la possibilità di vedere, udire, toccare Gesù e annunciarlo a noi, per la nostra gioia (cfr. 1Gv 1,1-4).
Sperando di non avervi tolto tempo vi saluto uno ad uno e, nell’attesa di incontrarci, vi auguro buon cammino con Gesù, con i vostri amici e con le vostre comunità parrocchiali. Date un grande abbraccio da parte mia alle vostre famiglie, ai vostri catechisti e ai sacerdoti.
Vi voglio bene!
A presto.
Ottobre 2023
+ don Vito, vostro Vescovo