Un omaggio al reatino Pitoni nelle musiche per l’ordinazione di mons. Pompili

Dal contemporaneo Frisina al settecentesco Händel, passando per il gregoriano e non senza un omaggio al reatino Pitoni. La liturgia che segnerà sabato l’ingresso di don Domenico Pompili nel collegio episcopale sarà ricca e variegata anche dal punto di vista musicale. Ampio il repertorio dei canti liturgici che accompagneranno il rito di ordinazione e insediamento del nuovo vescovo di Rieti. Un bell’impegno per la schola cantorum che curerà l’animazione canora della solenne celebrazione e che sin dalla fine di giugno si sta prodigando nelle prove.

Oltre sessanta elementi nello spazio già predisposto in Cattedrale al centro del coro ligneo (di recente restaurato) dietro l’altare maggiore.

È qui che, dopo le prime serate ospitate a S. Nicola, si sono ritrovati tante volte i cantori che hanno composto la compagine formatasi per l’occasione sotto la direzione della brava e paziente Barbara Fornara: innanzitutto i coristi dell’Aurora Salutis, la corale della basilica di S. Domenico; a loro si sono aggiunti cantori sparsi provenienti da alcuni cori parrocchiali (Vazia, Cittaducale, Greccio, Regina Pacis, Chiesa Nuova) e qualcun altro aggregatosi a titolo personale. Fino ai primi di agosto, tre prove a settimana. Poi un po’ di pausa, per riprendere a provare nelle ultime due settimane prima dell’evento.

Venerdì sera, alla vigilia della giornata che donerà alla Chiesa reatina il nuovo pastore, prova definitiva, assieme all’organista che accompagnerà i vari canti, Federico Del Sordo, presente anche Pier Paolo Cascioli, che provvederà a dirigere il canto dell’assemblea. Interventi della schola e partecipazione corale di tutti i fedeli saranno infatti ben armonizzati nel corso della celebrazione, che si aprirà con un brano divenuto di uso comune nella musica liturgica degli ultimi anni: sarà infatti Chiesa del Risorto, il corposo cantico ecclesiologico che il maestro Marco Frisina scrisse come inno del convegno ecclesiale di Verona del 2006, ad accompagnare la processione introitale con cui il clero, sfilando dalla prefettura, farà ingresso all’interno di S. Maria. Poi si susseguiranno le varie parti della Missa de Angelis (con Kyrie, Gloria, Sanctus e Agnus Dei in alternanza tra schola e popolo), così come i brani in gregoriano tipici dell’ordinazione episcopale (dal Veni Creator con cui si invoca lo Spirito Santo all’inizio del rito al Te Deum che accompagnerà lo sfilare benedicente di monsignor Pompili dopo la comunione, oltre all’Ubi caritas offertoriale).

Un salmista (il giovane Emanuele Sciortino di Cittaducale) canterà le strofe del salmo responsoriale, mentre a don Roberto D’Ammando è affidata l’invocazione dei santi nel canto delle Litanie che accompagneranno il momento in cui l’ordinando si prostrerà a terra prima di venir consacrato. Un esplosivo Christus vincit segnerà il momento in cui verrà insediato sulla cattedra episcopale, mentre l’abbraccio di pace con gli altri presuli sarà accompagnato dal superbo Ecce sacerdos magnus. Al canto eucaristico per la comunione seguirà poi l’O sacrum convivium nella versione di Giuseppe Ottavio Pitoni, vanto della storia musicale locale di cui si è voluto inserire un brano come omaggio al patrimonio artistico reatino per onorare il nuovo vescovo. E in chiusura, le parole latine dei salmi ricalcate sulle note di un celebre brano di un oratorio di Händel inviteranno tutti, in Cantate Domino, a innalzare il canto di lode al Datore di ogni bene.