In tanti si sono ritrovati questa mattina in Sant’Agostino per le esequie del vescovo emerito di Rieti Delio Lucarelli, presiedute dal suo successore vescovo Vito. Una celebrazione intensa, non priva di commozione, che attraverso l’esperienza umana e pastorale di mons. Lucarelli ha aiutato a guardare in prospettiva, a cogliere un percorso non solo personale, ma ecclesiale.
Tutto determintato – ha sottolineato mons. Piccinonna – dalla frase evangelica “Sulla tua Parola”. Forte l’accento su come don Delio abbia interiorizzato il messaggio del Vangelo, mettendolo in pratica nella sua vita quotidiana e nel suo ministero. Una ispirazione che lo ha portato a vivere momenti significativi, caratterizzati dall’obbedienza e dalla fiducia nella Parola di Dio, riassunti in cinque grandi fasi. La prima è la risposta alla chiamata al sacerdozio: sin dall’infanzia, Delio ha percepito la vocazione, rispondendo con una generosità culminata nella sua ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1965. Poi è venuto il momento dell’impegno nell’educazione e nel discernimento vocazionale: come animatore, vice rettore e rettore del seminario, Delio aveva sviluppato una notevole capacità di lettura e comprensione, aiutando gli altri a prendere seriamente il loro impegno con Dio e la Chiesa. La terza fase lo ha visto maturare nella dimensione missionaria: durante il suo servizio a Roma presso le Pontificie Opere Missionarie, Delio ha ampliato il suo orizzonte al di là della regione marchigiana, acquisendo una prospettiva più ampia. Quella che poi ha sempre tenuto presente nel quarto momento della sua vita: quella di un vescovo che ha servito per diciotto anni nella Chiesa reatina, dedicandosi completamente al suo ministero, mostrando particolare cura per i sacerdoti, i diaconi, la vita religiosa e il laicato. L’ultimo momento in cui don Delio si è lasciato guidare dalla “Sua Parola” è stata la conclusione del ministero episcopale, quando alla fine del suo servizio episcopale, Delio ha accettato i limiti della salute e dell’età, insegnando l’importanza dell’obbedienza e della preghiera incessante.
Don Vito ha ritratto il vescovo Delio come una figura austera ma generosa, particolarmente attenta ai bisogni dei poveri e degli emarginati. Un tributo al suo amore per la Chiesa che suona come un invito alla preghiera per la sua eterna pace, esprimendo gratitudine per il suo esempio di fedeltà a Cristo.
Presenti alla liturgia il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, il vescovo di Macerata e presidente della Conferenza Episcopale delle Marche, mons. Nazzareno Marconi, mons. Ernesto Mandara, vescovo di Sabina e Poggio Mirteto e il vescovo di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, mons. Andrea Andreozzi, oltre alle autorità civili.
Due messaggi di cordoglio sono inoltre giunti dal segretario generale della Cei, mons Giuseppe Baturi, a nome del Cardinale Presidente Matteo Maria Zuppi, e dal vescovo di Verona. mons. Domenico Pompili, che succedendo a mons. Lucarelli ha guidato la diocesi di Rieti per poi lasciare il testimone a mons. Piccinonna.
Testo integrale dell’omelia del vescovo Vito
Pubblichiamo integralmente l’omelia del vescovo Vito in occasione delle esequie di mons. Delio Lucarelli, vescovo emerito della Diocesi di Rieti
Sulla tua Parola… getterò le reti (Lc. 5,5)
Il Vescovo Delio si è lasciato certamente “modellare” anche dalle sue radici marittime. Lo ribadiva spesso ed era fiero di queste. Il mondo dei pescatori e l’esperienza della pesca sono stati il filo d’oro della sua vita al punto tale da volerle immortalare nel suo stemma episcopale, ritrovando nell’espressione evangelica di Lc. 5,5 la chiave orientativa e interpretativa non solo del suo ministero episcopale ma di tutta la sua parabola di uomo, di credente e di pastore: In Verbo tuo/Sulla tua Parola …
Chissà quale potenza ha avuto in lui questa Parola di Dio, quali evocazioni, quali orizzonti ha squarciato! Lasciamoci attraversare anche noi da questa meravigliosa Parola, che aveva messo le ali ad una delle giornate faticose di Simon Pietro e dei suoi soci. Era pure un tempo nuovo per Gesù, una nuova fase della sua vita e della sua predicazione, passando da una itineranza fatta a piedi e in luoghi chiusi (in casa e nella sinagoga) a luoghi più aperti ed ampi, fino ad aver bisogno di una barca. Se è vero che i discepoli devono obbedire ad una Parola che li convoca per altri lidi con altre prospettive (le prospettive del Regno!) è anzitutto Gesù a farsi sempre più pane mangiato e consumato per la salvezza di tutti. Non un dono per pochi ma per tutti, fino a darsi tutto: Egli stesso è il Regno, trovare Lui è causa di eterna felicità! Dove c’è Lui la vita riparte, sempre.
I pescatori erano delusi, scontenti, per una pesca senza frutto, una fatica senza gioia. Questo quadro evangelico ha molte somiglianze con quello dei due discepoli di Emmaus… Il Maestro entra nella delusione di una notte sterile, come nel cuore sconsolato di Cleopa e del suo amico e porta una parola nuova, inedita, sproporzionata, ai limiti dell’irragionevolezza. Al comando di Gesù corrisponde, spedìta, l’accoglienza di Simon Pietro. In un’ora non favorevole, dopo aver già dato tutto e averne provato delusione la fede in Gesù e nella sua Parola diventa forza di trazione per Simon Pietro. Il Pescatore di Galilea avrebbe potuto far valere le evidenze della sua esperienza, già accennate al Maestro, che lo conducevano a lasciar perdere eppure la Parola di Gesù diventa motivo di rinnovata fede e incrollabile sostegno e di fruttuosità insperata oltre ogni umana attesa.
Senza presunzione di esaustività mi pare di rintracciare nella biografia del Vescovo Delio soprattutto cinque grandi momenti-spazi evidenti in cui anch’egli ha obbedito, al comando del Signore, fidandosi della sua Parola.
- Sulla tua Parola… è stata la risposta alla chiamata al sacerdozio, chiamata ascoltata fin da piccolo, pur essendo l’unico figlio maschio, alla quale ha risposto generosamente e culminata nella sua Ordinazione sacerdotale il 29 giugno 1965. L’ambiente famigliare e la sua Chiesa di Fano hanno permesso il sorgere di questa chiamata e della successiva risposta che si è esplicata in diversi modi.
- Sulla tua Parola… è stata la risposta al servizio educativo e di discernimento vocazionale nei lunghi anni come animatore, vice rettore e poi rettore del seminario Regionale Marchigiano. Esperienza di vita e di fede che ha affinato in lui una straordinaria capacità di discernere e comprendere chi gli si poneva di fronte, consapevole di dover far sul serio con Dio e con la Sua Chiesa.
- Sulla tua Parola… è stata la risposta ad allargare lo sguardo oltre i confini della regione marchigiana per aprirsi alla dimensione missionaria nel suo incarico a Roma presso le Pontificie Opere Missionarie nell’Opera S. Pietro Apostolo, esperienza che ha dato una caratterizzazione missionaria al ministero successivo.
- Sulla tua Parola… è stata la risposta all’episcopato che ha vissuto interamente, per diciotto anni, nella Chiesa Reatina, una Chiesa inizialmente per lui sconosciuta ma che poi gli è diventata molto cara e per la quale ha speso volentieri, di buon animo (come abbiamo ascoltato dall’apostolo Pietro nella sua Prima Lettera) tutte le sue energie, e nella quale si è radicato come il seme nel terreno chiamato a darsi interamente per portare frutto. San Giovanni Paolo ll consacrandolo Vescovo assieme ad altri undici confratelli nell’Epifania del 1997, nella Basilica di San Pietro, nell’omelia, partendo dal gesto del Libro dei Vangeli posato sul loro capo, metteva in evidenza che “recare la Buona Novella è la vostra fondamentale missione, missione ricca di gioia e al tempo stesso, di fatica per quanti si impegnano a realizzarla responsabilmente e fedelmente”. Sulla cattedra di San Prosdocimo e di San Probo, del venerabile Massimo Rinaldi e di tanti illuminati e zelanti Pastori, sotto lo sguardo materno della Madonna del Popolo, il Vescovo Delio ha vissuto con responsabilità e fedeltà una donazione senza risparmio per la Chiesa in cui lo Spirito Santo lo ha posto come guida saggia e illuminata, dai momenti più ordinari a quelli straordinari, come il grande giubileo del 2000, il suo primo sinodo del dopo Concilio Vaticano II, dentro i cambiamenti radicali nella società e nella cultura non solo nel territorio della diocesi. La sua cura per i presbiteri e i diaconi (ha ordinato 17 presbiteri e 14 diaconi), per la vita religiosa, per la crescita del laicato sono stati portati avanti con la fermezza di chi sa bene che la Chiesa appartiene al Signore e, in ultimo, a Lui solo, gregge e pastori, dobbiamo rendere conto.
- Sulla tua Parola… Infine ha gettato le reti sulla Parola del Signore quando, al raggiungimento dei settantacinque anni, ha terminato – come da prassi – il suo ministero episcopale restando fisicamente in questa Chiesa tanto amata, accettando non senza fatica i limiti dovuti dai problemi di salute e dall’età che avanzava, accudito dall’amore di tanti, fino all’ultimo. Anche il “saper congedarsi” come più volte sottolineato dal Santo Padre Francesco è un atto di obbedienza docile in cui si rimette tutto, soprattutto con la preghiera incessante, nelle mani del Pastore grande delle Pecore, Cristo Gesù, che con noi e più di noi ama la Sua Chiesa e non permetterà alle potenze del male di prevalere. Anche così il vescovo Delio ha insegnato che Sposo della Chiesa è solo Cristo e noi, Suoi ministri, osiamo essere e sentirci amici Suoi, amici dello Sposo.
Il suo carattere schivo, austero e a volte chiuso, nascondeva -lo sapete tutti- una grande generosità d’animo e una sensibilità privilegiata verso i poveri e gli ultimi che spesso anche di nascosto aiutava con grande generosità.
Ad-Dio Vescovo Delio, continua ad amare questa Chiesa e intercedi presso Dio per tutti quanti noi perché non prevalga mai la delusione o la stanchezza e come l’Apostolo Pietro e come hai saputo intuire e fare tu, pure noi, “In Verbo tuo”/Sulla Parola di Cristo gettiamo non solo le nostre reti ma più ancora la nostra vita in Gesù, lo Sposo fedele che ci ha sedotti e non ci abbandonerà, per l’eternità. E noi ti saremo grati per sempre. Riposa in pace padre e fratello nostro. Amen.