Più di una associazione

«La Casa delle Culture è un’idea, un luogo di luoghi, uno spazio proposto al territorio, nata da sogno»

Così Umberto Caraccia descrive quella che definire un’associazione sarebbe riduttivo. Perché La Casa delle Culture è molto di più. È un insieme di persone che amano l’arte nel suo essere qualcosa che supera le barriere e le convenzioni per dare libero sfogo alle emozioni che possono nascere da un gesto, da una parola, da un’immagine.

Umberto, come nasce la Casa delle Culture?

Nasce dall’idea di un gruppo di associazioni culturali e di promozione sociale che sono Teatro Alchemico, Iliria, Compagnia teatrale Il Pipistrello, Progetto Rifugiati della Caritas Diocesana di Rieti, Laboratorio di Ricerca Fotografica di Fabrizio Naspi.

La parola “casa” fa immaginare una comunione di intenti.

E infatti è un progetto aperto a chiunque, associazioni o singoli, ne voglia far parte, come hanno già fatto con il loro sostegno diverse realtà attive sul territorio, tra cui l’associazione della comunità rumena Regens, Arci Rieti, Cotton Club, La Locomotiva, Dna Ensemble, Oasi del Farfa, Asd Smile School, Lin Delja.

Insomma cultura nel suo respiro più ampio.

La Casa vuole essere nel concreto un luogo di luoghi dove sia possibile contaminarsi con stili, culture, proposte, azioni, idee e progetti. La Casa delle Culture è stata ideata per essere un corpo strategico di ricerca multiculturale artistica e sociale, è un luogo simbolo, dove le diverse entità individuali che lo compongono possono fare della propria autonomia e diversità una risorsa e rispondere in maniera innovativa a attraverso interventi sociale e culturali.

Quindi anche un modo diverso di stare insieme e condividere.

L’idea è quella di porre l’accento sull’inclusione, sulla pluralità delle forme espressive, sulla importanza delle tradizioni, sull’informazione multiculturale, sui percorsi di aggregazione con produzione partecipata di scopi, al fine promuovere la risorsa del proprio essere cultura. La casa pone come suo obiettivo principale la crescita civile della comunità, la coesione internazionale e la valorizzazione delle differenze, coniugando forme di produzione e di consumo culturale innovative, attraverso elaborazione partecipata di scopi finalizzati alla sensibilizzazione della cultura della pace, del rispetto dei popoli, dell’antirazzismo per superare gli stereotipi più diffusi, delle risorse multiculturali, dell’educazione civica e della cultura della legalità.

Ma è anche altro.

Vero. Infatti oltre a questo si occupa di diversi aspetti tecnici riguardanti l’accompagnamento all’integrazione quali, studio, alloggio, assistenza sanitaria, permesso di soggiorno, carta di soggiorno, orientamento e occupazione nella società italiana mediante servizi sperimentali.

Molti i progetti che avete in cantiere.

Da novembre La Casa delle Culture si presenterà al territorio con una serie di interventi Artistico Sociali dal nome Autunno Multiculturale, che coinvolgeranno la città. Installazioni, spettacoli teatrali, mostre fotografiche, musica e cene multiculturali. E da qui inizierà il viaggio che, speriamo, ci porterà lontano.