Pastorelli e Ricci: bene l’abolizione dell’Imu sui terreni agricoli

«L’Imu sulla prima casa andava abolita. Dal Cdm di ieri sono arrivate le prime risposte agli italiani. L’esenzione di questa tassa iniqua anche per i terreni agricoli e fabbricati rurali darà un po’ di respiro a imprese e agricoltori che più di tutti hanno subìto gli effetti di questa crisi terribile».

Ad affermarlo è il deputato socialista Oreste Pastorelli, membro della commissione Ambiente, che a più riprese aveva denunciato quanto il pagamento del’Imu sui fabbricati rurali e terreni agricoli rappresentasse un ulteriore fardello per l’economia agricola gia’ in difficoltà.

«Rimane da chiarire – puntualizza Pastorelli – attraverso quali misure il Governo intenda intraprendere per coprire il gettito perduto a seguito dell’abolizione Imu».

Il deputato socialista sottolinea che «prima di esprimere una valutazione complessiva è bene aspettare, come ha ribadito lo stesso commissario europeo per gli affari economici Rehn, di analizzare i dettagli dell’annunciata ‘service tax’, a partite dalle misure che verranno adottate con la prossima legge di stabilitá del prossimo ottobre, per capire da dove verranno le risorse per far fronte al mancato gettito ai comuni derivante dall’Imu».

Soddisfazione anche da parte dell’assessore regionale alle Politiche dell’Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci. «L’abolizione dell’Imu sui terreni agricoli e i manufatti ad uso agricolo – ha dichiarato in una nota – è un importante segnale per un settore che può e deve rappresentare un volano per la nostra economia. Solo nel Lazio, le aziende agricole sono circa 98mila e certamente il venir meno di una tassa onerosa permetterà agli imprenditori di poter investire le risorse risparmiate nelle proprie attività. Un segno di speranza che incoraggia le imprese, una boccata di ossigeno utile a superare la crisi economica, riconoscendo anche l’importanza strategica di un settore indispensabile per la ripresa di tutto il Paese».