GMG Lisbona 2023

Lisbona, arriviamo!

La chiesa di San Michele Arcangelo ha accolto la piccola carovana dei giovani in partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, per la messa di saluto celebrata dal vescovo Vito

Pronti, partenza, via! La chiesa di San Michele Arcangelo di piazza Cavour ha accolto nel primo pomeriggio di martedì scorso la piccola carovana dei giovani in partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, per la messa di saluto insieme al vescovo Vito.
Intorno ai banchi e sul sagrato, prima dell’inizio della celebrazione, si armeggia con i passaporti e gli zaini, i cappellini (mai dimenticarli, con questo caldo), e i sacchi a pelo: «Sei sicuro di non avere dimenticato nulla?», sono le ultime raccomandazioni prima della partenza alla volta di Civitavecchia, per poi imbarcarsi verso la Spagna e poi raggiungere il Portogallo. I bagagli sono ridotti al minimo, e in realtà non serve molto: l’esperienza è spartana, non poco faticosa, caricata di pochi oggetti ma colma di valori che resteranno nel tempo.
Padre Luca Scolari, responsabile della Pastorale giovanile diocesana, ha seguito tutto il percorso di preparazione dei ragazzi: emozionato ed indaffaratissimo,  coordina e fa gli appelli, organizza e incoraggia a vivere con pienezza questa esperienza unica. Ad accogliere i giovani c’è il parroco don Benedetto Falcetti, prossimo alla celebrazioni per il suo cinquantesimo di sacerdozio e felice di partecipare in qualche modo al colore di questa partenza.
Nella comitiva anche i due diaconi prossimi all’ordinazione presbiterale, Vincenzo Ianniciello e Maurizio Iorio, e tre religiose, suor Érica Silvia Maia, delle Carmelitane Messaggere dello Spirito Santo della comunità di Antrodoco, suor Pascaline Kavira, delle Oranti dell’Assunzione che operano a Cittaducale, e suor Manuela Nocco, delle Adoratrici del Sangue di Cristo di stanza al centro pastorale di Contigliano, struttura alla quale fanno capo anche gli Scout d’Europa, diversi dei quali figurano tra i partecipanti.
Ad assistere alla Santa Messa sono presenti anche alcuni genitori, arrivati per accompagnare fisicamente e moralmente i loro ragazzi. Qualcuno di loro è commosso, in tanti casi si tratta di un primo vero distacco dalla famiglia, seppur per pochi giorni.
Sono una trentina i giovani in partenza da Rieti, pronti a sfidare caldo e fatica per un’esperienza che certamente ricorderanno per tutta la vita. «Emozionata e felice», si definisce Sara, 28 anni, capelli rossissimi e ruolo da capo scout. «Sarà un’occasione di sevizio e crescita per noi e per tutti i ragazzi che parteciperanno».
Mamma Maria Rita l’aiuta ad ottimizzare lo zaino e a trasportare sul pullman quello di un’amica che arriverà in aereo direttamente a Lisbona: «Non è certo la prima volta che viaggia alla sua età, ma per noi genitori è sempre una grande emozione. Come famiglia la viviamo come una grande opportunità da cogliere». E la creativa Sara non si è fermata ai semplici gadget creati per l’ocazione, ma ne ha ha realizzato uno ad hoc, una spilla-ricordino con un’iscrizione creata con le sue mani, «perché resti qualcosa di originale e personalizzato».
«Questo nostro pellegrinaggio è un segno e una profezia di pace», ha detto monsignor Piccinonna nell’omelia. «Facciamo tutti la parte dei supereroi, ma supereroi non siamo: tuttavia c’è Dio insieme a noi, che ci cammina sempre accanto. Chiediamo a Lui la grazia che questi giorni di fraternità ci allarghino la vista e ci aiutino a scoprire la vista e la gioia di celebrare la vita a dispetto di ciò che è morte e tristezza. Con questa celebrazione di inizio pellegrinaggio rinnoviamo la nostra fede e partiamo carichi di speranza».
Dopo la Santa Messa, immancabile foto di gruppo e per tutti i partecipanti la consegna di una croce in legno proveniente dalla Terra Santa: sarà uguale per tutti i pellegrini italiani in arrivo alla GMG di Lisbona.
Lo scout Massimiliano è decisamente avvezzo a questo tipo di esperienza: 26 anni, è già stato allla GMG di Madrid nel 2011 con Benedetto XVI e a quella di Cracovia nel 2016 con Francesco: «La rifaccio volentieri, ogni volta è un’esperienza diversa».
Cristina, mamma del diciottenne Anton, parla invece di una prima volta: «Naturalmente l’abbiamo incoraggiato a partire, alla sua età è giusto che si facciano queste ed altri tipi di esperienze».
Dopo la Santa Messa, lavori “di incastro” nel bagagliaio del pullman per sistemare tutti i bagagli, inclusi i viveri mangerecci e le bottiglie d’acqua che serviranno per il sostentamento in questi prossimi giorni. Su piazza Cavour, lo schieramento di genitori e parenti saluta con la mano il vescovo Vito e i suoi giovani, pronti ad attingere a piene mani da questa esperienza: «Mamma, che ti piangi, mi fai vergognare!». «E vabbè, quando c’è una partenza io mi commuovo sempre!».
Dopo l’arrivo al porto di Civitavecchia, ci si imbarcherà per Barcellona, poi si raggiungerà Lisbona. E prima di tornare ci sarà tempo per una visita al santuario mariano di Fatima.  Buon viaggio!