La Protezione Civile di Rieti in missione in Grecia

Il responsabile del CER, Bastioni: «andiamo in Grecia per imparare dagli altri e a mettere a disposizione le nostre capacità»

Partiti stamane dal porto di Brindisi alla volta di Patrasso in Grecia, il gruppo operativo di Protezione Civile del C.E.R. di Rieti, pronti ad affrontare una nuova, importante missione di livello internazionale.

Il Corpo Emergenza Radioamatori C.E.R., è stato scelto quale partner di un progetto europeo di protezione civile: Dal 26 al 28 agosto una squadra di soccorso, composta da 4 Volontari operativi, prenderà parte ad un’esercitazione internazionale in cui verrà simulato un terremoto distruttivo di 7.6 gradi della scala Richter nella regione greca di Achaie, inserita nella catena montuosa del Peloponneso, a circa 200 Km a ovest della capitale Atene.

«I compiti assegnati al Team italiano, – spiega Crescenzio Bastioni, responsabile del C.E.R. – sono quelli di garantire l’assistenza logistica e di telecomunicazioni alle squadre di soccorso sanitario, nonchè il supporto informatico di base per la gestione integrata dei sistemi operativi e della cartografia GIS. Attraverso il dispiegamento delle procedure del modulo europeo TAST, è in programma l’attivazione di una serie di ponti ripetitori analogici in banda VHF e di una cella digitale Tetra, di recente acquisizione da parte del CER, utili a garantire le comunicazioni radio ed il coordinamento tra le varie squadre operanti nei Posti Medici Avanzati, nonchè come centro stella per il collegamento diretto e dedicato tra i “Deputy Team Leader” rappresentati dai Funzionari preposti alla direzione dell’esercitazione. Al riguardo, – prosegue Bastioni – assumeremo la responsabilità delle operazioni di attivazione dell’Unità Integrata Telecomunicazioni, cuore tecnologico per la gestione delle attività, messa a disposizione dalle Autorità elleniche.

L’esercitazione a cui parteciperemo è uno strumento prezioso attraverso il quale è possibile testare l’efficacia e la validità di un modello di intervento per fronteggiare una grande emergenza. L’obiettivo – prosegue Bastioni – è quello di verificare e migliorare le procedure di soccorso e di definire un modello comune di gestione delle calamità a livello europeo, mettendo a confronto i diversi metodi di lavoro.

Ci rechiamo in Grecia per imparare dagli altri, – conclude Bastioni – oltreché a mettere a disposizione dei colleghi di altre nazioni le nostre capacità operative».