Coronavirus

Coprifuoco e didattica a distanza, le regole Regione per Regione

Si susseguono le ordinanze dei governatori nel tentativo di arginare il contagio. Oggi il Consiglio dei ministri

L’ultima in ordine di tempo è l’ordinanza del Lazio. Ma dalla Lombardia alla Basilicata, sono sempre più le Regioni che impongono restrizioni ai cittadini nel tentativo di contenere la nuova ondata di Coronavirus. Il governo sta lavorando ad un protocollo sulle linee guida che fissino le regole comuni da seguire per le misure contenute nelle varie strette anti-contagio decise da ogni singola Regione. Il documento stabilisce dei criteri generali che servono a coordinare i territori, in accordo con il governo stesso.

Ecco, Regione per Regione, le restrizioni entrate in vigore nelle ultime ore.

Lazio
Con l’ultima ordinanza, saranno incrementati i posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da Covid, per arrivare alla cifra totale di 2.913, di cui 552 da dedicare alla terapia intensiva. A partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre, saranno vietati gli spostamenti sul territorio della Regione, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo, salvo che per comprovate esigenze e per situazioni di necessità o d’urgenza, ovvero per motivi di salute. Da lunedì, per le scuole superiori prevista la didattica a distanza al 50%, tranne che per gli alunni di IV ginnasio o del primo anno. Anche all’Università, sempre dal 26 ottobre, lezioni online al 75% tranne che per le matricole e le attività di laboratorio.

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Lombardia
In Lombardia, la regione italiana con il maggior numero di contagii, ha deciso che da giovedì 23, ci sarà il coprifuoco di tutte le attività dalle 23 alle 5. Per spostarsi in caso di necessità o lavoro servirà l’autocertificazione. L’ordinanza del presidente Fontana prevede inoltre che “le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono realizzare le proprie attività in modo da assicurare, dal 26 ottobre, il pieno svolgimento della didattica a distanza per le lezioni, qualora siano già nelle condizioni di effettuarla e fatti salvi eventuali bisogni educativi speciali”.
Nel fine settimana l’ordinanza dispone poi “la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali, disposizione che non si applica alla vendita di generi alimentari, nonché alle farmacie e parafarmacie e altre categorie merceologiche”. I bar e i punti di ristoro che non hanno consumo al tavolo devono però chiudere alle 18. In ogni caso, i tavoli non possono ospitare più di sei persone. Vietate anche fiere e sagre.

Piemonte

«Non vogliamo bloccare il Piemonte». Il governatore Alberto Cirio assicura che i gestori di attività commerciali – specie bar e ristoranti – possono stare tranquilli: non ci sarà un nuovo coprifuoco. Nella Regione, i locali pubblici possono chiudere alle 24, ma nel fine settimana scatterà la serrata dei centri commerciali. Potranno rimanere aperti soltanto negozi che vendano generi di prima necessità, quindi alimentari e farmacie. Per quanto riguarda la scuola, dal 26 ottobre le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado dovranno fare lezione per almeno il 50% dei giorni con la didattica a distanza. Per quanto riguarda Torino, è attesa l’ordinanza della sindaca Appendino per limitare la movida in piazza Santa Giulia, Via Matteo Pescatore e piazza Montanari.

Campania
Anche in Campania sono state inasprite le misure di contenimento. Oltre alla chiusura dalle 23 alle 5 di negozi, locali pubblici e ogni altra attività non essenziale, il governatore Vincenzo De Luca ha imposto anche per tutto il giorno «la limitazione degli spostamenti interprovinciali, se non giustificati – se non con autocertificazione – da motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali». Rimangono chiuse le scuole.

Basilicata
Da venerdì 23 ottobre, nelle scuole superiori della Basilicata almeno il 50 per cento degli studenti sarà interessato dalla didattica a distanza, ha stabilito un’ordinanza appena pubblicata del presidente della Regione, Vito Bardi. La Dad resterà in vigore fino al 13 novembre. Nell’ordinanza, Bardi ha stabilito anche la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica, ad esclusione di generi alimentari, edicole, tabacchi, farmacie e para farmacie.

Liguria
In Liguria le misure non sono drastiche come altrove: coprifuoco soltanto a Genova, dove dalle 21 alle 6 «si potrà circolare soltanto se si va in uno specifico esercizio commerciale, in un ristorante o in un bar», come ha spiegato il sindaco. C’è però una limitazione per le scuole, dove da lunedì nelle superiori si passerà, a parte per le prime classi, alla didattica a distanza a rotazione per il 50% degli studenti.

da avvenire.it