Gasbarra a Rieti per sostenere la candidatura di Simeoni

«Andrà a guidare, mi auguro, un Comune che fino ad oggi è stato governato dal centrodestra. Un tempo lunghissimo, più che sufficiente per una città che in questi anni non è riuscita a fare un passo in avanti».

È quanto dichiarato da Enrico Gasbarra, deputato del Pd alla Camera e candidato alle primarie per la segretaria regionale del Pd, che ha incontrato la dirigenza della Cisl di Roma e Lazio a cominciare dal suo segretario generale Tommaso Ausili, presso la sala dei Cordari, in vicolo dell’Arco dei ciechi. Presente, il candidato del Pd alle primarie del centrosinistra reatine Francesco Simeoni.

Gasbarra, sottolineando la grave situazione economica che vive il Paese, la più grave dal dopoguerra, ha tenuto a precisare che «Questo momento di forte sbandamento impone a tutti noi che facciamo politica un cambio di passo, anche all’interno del Pd. La mia idea è quella di un partito che scelga i propri parlamentari direttamente e che quest’ultimi svolgano il loro ruolo per soli due mandati. Un partito che dialoghi con il mondo vivo, in grado di confrontarsi costantemente con i movimenti, le organizzazioni sindacali. Che richiami gli eletti all’ascolto e all’impegno su alcune tematiche centrali. Il Pd a cui penso –ha continuato Gasbarra- deve essere aperto a tutto, evitando personalismi. Per questo dico, se ci sono spinte dal mondo del lavoro il mio partito deve accoglierle, così come quelle provenienti da altre formazioni. Insomma, immagino un partito aperto, che discuta, ma in grado poi di scegliere presentando una faccia unica. Francesco Simeoni andrà a guidare, mi auguro, un Comune che fino ad oggi è stato governato dal centrodestra. Un tempo lunghissimo, più che sufficiente per una città che in questi anni non è riuscita a fare un passo in avanti».

Il candidato Simeoni è tornato nuovamente sulle priorità di cui Rieti ha bisogno, incastonandole all’interno di un nuovo progetto, che garantisca un modello di sviluppo virtuoso, in grado di dare una spinta diversa e vigorosa al territorio. «C’è la necessità di modificare il nostro atteggiamento verso la politica. Di ascoltare tutte le voci, anche quelle più flebili, che arrivano dalla società civile, cercando di comprendere le dinamiche che portano alla formazione di auto organizzazioni, quasi in alternativa alla politica tradizionale. I problemi reali che queste importanti realtà della nostra società pongono, debbono essere però ricondotte in una dimensione di politica trasparente, in grado di risolvere i problemi attraverso un progetto condiviso da tutti i soggetti sociali che vivono all’interno dello scenario locale. Tutto ciò, con l’assoluta consapevolezza che da soli non andremo da nessuna parte e che c’è bisogno di tutti per uscire da diciotto anni di governo di centro destra di questa città».