Servizio Civile: nel 2015 risorse per poter far partire circa 50mila giovani

“Nel 2015 siamo in grado di avere le risorse per poter far partire circa 50mila giovani. Un risultato importante considerando i numeri precedenti – 15mila nel 2014 e meno di mille nel 2013 -. L’obiettivo è di arrivare a 100mila giovani nel 2017”. Lo ha detto Luigi Bobba, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, intervenuto questa mattina a Palazzo Chigi alla conferenza stampa di presentazione dei bandi Garanzia giovani, Corpi civili di pace, Servizio civile europeo. Tre, spiega Bobba, le componenti che hanno consentito questo traguardo. Anzitutto “le risorse stanziate dalla Finanziaria sul fondo per il Servizio civile nazionale che ci consentono di far partire 34mila giovani. Quindi la componente legata ai programmi Garanzia giovani”. Il relativo bando, prosegue, “è già stato effettuato: entro marzo partiranno oltre 5.500 giovani, a settembre più di 2mila: in totale si tratta di 7.520 ragazzi”. Sono dieci le Regioni che hanno deciso d’inserire nel loro piano di attuazione della Garanzia giovani i progetti di Servizio civile nazionale: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, per un totale di 1.072 progetti.

La terza componente, spiega ancora Bobba, è costituita dai cinque protocolli d’intesa e dagli accordi di programma firmati con ministero Beni culturali, ministero Ambiente, Autorità nazionale anticorruzione, ministero Interno ed Expo2015, per un totale di altri 2.700 giovani cica. “Il sottosegretario Del Rio – aggiunge – mi ha appena assicurato che i risparmi sulle spese generali di funzionamento della Presidenza del Consiglio, per un valore di 7-10 milioni, saranno allocati sul fondo per il Servizio civile nazionale. Dobbiamo utilizzare al meglio queste risorse, selezionare i progetti e verificare che siano realizzati al meglio”. Bobba informa che in queste settimane la Camera sta esaminando gli emendamenti presentati all’art.5 che prevede la riforma del Servizio civile e prevede l’introduzione del Servizio civile universale. Il Servizio civile è anche uno strumento di apprendimento non formale: per questo l’Isfol è stato incaricato di approntare un sistema di validazione e certificazione delle competenze acquisite dai volontari. È stato istituto a tal fine un gruppo di lavoro. Sul piano europeo, Bobba richiama il progetto pilota finanziato dalla Commissione con tre milioni di euro, che partirà il prossimo 15 febbraio e che ha come paesi partner Italia, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo e Regno unito. L’Italia guiderà la sperimentazione come Paese leader.