Schneider: verso lo stop. Poi cassa integrazione

Si è tenuto nel pomeriggio del 27 gennaio un incontro di ieri nella sede romana di Confindustria tra le rappresentanze sindacali Schneider e l’azienda. Un incontro dal quale i rappresentanti dei lavoratori sono usciti sostanzialmente sconfitti. Chiedevano di mantenere attivo lo stabilimento almeno fino a giugno, se non fino al momento in cui un acquirente faccia proprio e rilanci la fabbrica.

Ma la multinazionale francese è stata irremovibile. La sua posizione è esattamente quella espressa martedì al Ministero dello Sviluppo Economico: stop totale della produzione a fine marzo, chiusura dello stabilimento a giugno. E tempo fino a dicembre all’advisor per cercare una società interessata alla nuova industrializzazione del sito.

La prospettiva dei lavoratori è dunque segnata: 12 mesi di cassa integrazione straordinaria a partire dal primo aprile. Una prospettiva che non ha certo rasserenato gli animi degli addetti Schneider Electric. Ieri sera hanno partecipato alla diretta televisiva di «Quinta Colonna» e la tensione era evidente.