Santa Barbara nel Mondo ricorda Carlo Urbani con Paolo Brosio

Prosegue venerdì 29 la proposta del cartellone di Santa Barbara nel Mondo, sempre alla ricerca di un parallelo tra il sacrificio della Patrona di Rieti e quello dei “martiri” dell’impegno civile e della fede.

La prima parte della settimana, infatti, è stata dedicata all’approfondimento, a settant’anni dall’eccidio, della vicenda dei militari italiani decimati a Cefalonia dai soldati tedeschi dopo l’armistizio di Cassibile, che sanciva la fine delle ostilità tra l’Italia e gli anglo-americani.

Urbani-VietnamDa venerdì 29 novembre, invece, l’attenzione si sposterà sulla figura di Carlo Urbani. A dieci anni dalla scomparsa, infatti, è sembrato doveroso ricordare il medico e microbiologo italiano. Nato a Castelplanio il 19 ottobre 1956, fu Presidente di “Medici Senza Frontiere” e in quella veste ritirò nel 1999 il premio Nobel per la pace.

Ma il suo nome è soprattutto legato alla SARS. Il 28 febbraio 2003 venne ricoverato presso l’ospedale di Hanoi un cittadino americano colpito da una polmonite atipica. Carlo Urbani viene immediatamante contattato dall’ospedale e subito vi si precipita.

Il medico, in contrasto con il resto dello staff presente, capisce che si trova di fronte ad una nuova malattia e che la situazione è critica. Lancia dunque l’allarme al governo vietnamita e all’Organizzazione Mondiale della Sanità riuscendo a convincere le autorità locali ad adoperare misure di quarantena.

L’11 marzo 2003, durante un volo da Hanoi a Bangkok per presiedere una conferenza di medicina, Urbani si sente febbricitante e scopre di avere contratto a sua volta il morbo. Di conseguenza, all’atterraggio, chiede di essere immediatamente ricoverato e messo in quarantena.

Muore il 29 marzo 2003, lasciando la moglie Giuliana Chiorrini e i tre figli, ma grazie al suo acume e alla sua prontezza, la sua e quella di altri quattro operatori sanitari furono le uniche morti per SARS osservate in tutto il Vietnam.

Secondo l’Oms il metodo anti-pandemie improntato da Urbani nel 2003 rappresenta, ancora oggi, un protocollo internazionale per combattere queste tipologie di malattia.

Per ricordare degnamente la figura di Carlo Urbani, l’Associazione Santa Barbara nel Mondo ha deciso di conferire il Premio Internazionale di Solidarietà “Nel Fuoco” all’Organizzazione “Medici Senza Frontiere”, per gli interventi di salvataggio nel fuoco nelle zone dei conflitti internazionali. L’appuntamento è al Teatro Flavio Vespasiano alle ore 17.30. Il premio sarà ritirato dal Presidente di Medici senza Frontiere Loris De Filippi.

Nella stessa sede verrà conferito il Premio di Cultura “Come Barbara”, per la testimonianza dei valori universali, a Paolo Brosio. Il giornalista, infatti, è autore del documentario televisivo “Viaggio a… con Carlo Urbani”. L’incontro sarà anche occasione per ascoltare da Brosio la testimonianza della sua conversione al cattolicesimo e la storia del suo ricco percorso di fede.

La manifestazione vedrà la presenza della signora Giuliana, moglie di Carlo Urbani, e l’intervento del vescovo di Rieti mons. Delio Lucarelli.

Il programma completo delle manifestazioni per Santa Barbara nel Mondo è disponibile qui.