Quale fede? La fede in Cristo Gesù!

Ecco, ho aperto davanti a te una Porta che nessuno può chiudere (Ap 3,8)

Parlando del Verbo, il Prologo di Giovanni dice: “A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio, a quelli che credono nel suo nome” (Gv 1,12). Ma cosa significa accogliere il Verbo? Solo credere nella sua divinità, in ciò che egli è “per se stesso”? La fede tende a configurarsi proprio così: come fede nella persona di Cristo, più che nell’operato di Cristo.

È rimasto un poco nell’ombra un altro aspetto della fede: l’aspetto della salvezza e dell’azione di Cristo in noi, per cui la fede si colloca già nella linea del mistero pasquale e risponde anche alla domanda: “Che cosa fa Gesù Cristo per noi?”.

Significativa, a questo proposito, è la diversa attenzione accordata, nella tradizione, ai due versetti del prologo: “A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio” (v.12) e “Il Verbo si è fatto carne” (v.14). Il primo versetto è stato come relegato nell’ombra dal suo vicino più illustre.

Eppure non sembra che per l’evangelista questo versetto sia meno importante dell’altro. Anzi, se il farsi carne del Verbo rappresenta “la via”, il fare degli uomini figli di Dio mediante la fede rappresenta “il fine” del piano divino. “Dio si è fatto uomo – dicevano i Padri – perché l’uomo diventasse Dio”.

San Paolo nella lettera ai Galati dice: “Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli” (Gal 4,4). Anche qui si parla del divenire figli di Dio come dello scopo della venuta di Gesù sulla terra.

Un terzo testo è quello della lettera a Tito che dice: “È apparsa la grazia di Dio che porta salvezza a tutti gli uomini” (Tt 2,11). E ancora: “Quando apparve la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia … affinché, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna” (Tt 3,4-7).

Di questo passo arriviamo al famoso testo della lettera ai Romani sulla giustificazione mediante la fede: “Ora si è manifestata la giustizia di Dio … per mezzo della fede in Gesù Cristo per tutti quelli che credono” (Rm 3,21-22). L’intera buona notizia, che è il Vangelo, dice che Dio ha fatto venire gratuitamente in mezzo a noi il suo Regno e la sua salvezza nella persona di Gesù suo figlio. Dice che questi è veramente Gesù, Jehoshu’a, Dio che salva (cf Mt 1,21), anzi che è la salvezza stessa. La salvezza viene per grazia, è dono, e si afferra con la fede.

(da: Preparate le vie del Signore)

Per gentile concessione della casa editrice Ancora.