Tagliare alla politica per abbassare l’Imu. Buona l’intuizione di Paolucci (Uil). Adesso faccia i nomi

Secondo il il segretario della Uil di Rieti Alberto Paolucci, piuttosto che aumentare l’Imu, un rimedio al dissesto economico pubblico potrebbe trovarsi in una seria operazione di contenimento della spesa da condurre intervenendo sui «costi della politica». I risparmi, secondo la Uil, ammonterebbero a circa 10,4 miliardi l’anno.

«In base alle stime del nostro sindacato – fa sapere Paolucci – sono oltre 1,1 milioni le persone che vivono, direttamente o indirettamente, di politica: il 4,9% del totale degli occupati nel nostro Paese. Un esercito composto da quasi 144 mila persone: di cui 1.067 parlamentari nazionali ed europei, ministri e sottosegretari; 1.356 presidenti, assessori e consiglieri regionali; 3.853 presidenti, assessori e consiglieri provinciali; 137.660 sindaci, assessori e consiglieri comunali».

Un conto ai quali vanno aggiunti «oltre 24 mila consiglieri di amministrazione delle società pubbliche; oltre 44 mila persone negli organi di controllo; 38 mila di supporto degli uffici politici (gabinetti, segreterie ecc.); 390 mila di apparato politico; 456 mila consulenti. Per il funzionamento degli organi dello Stato centrale (Presidenza della Repubblica, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica e Corte Costituzionale, Presidenza del Consiglio, Indirizzo politico dei Ministeri) secondo il Bilancio preventivo dello Stato per il 2012, quest’anno, i costi saranno di oltre 3,1 miliardi di euro (101 euro medi per contribuente), in diminuzione del 2,8% rispetto al 2011. Per gli organi di Regioni, Province e Comuni (funzionamento Giunte e Consigli) i costi ammontano a 3,3 miliardi di euro (108 euro medi per contribuente)».

«Bisogna risparmiare tagliando questi costi – conclude Paolucci – invece a Rieti, aumenta l’IMU al massimo più che a Roma, invito il sindaco a rivedere questa supertassa».

La ricetta sembra buona. Invitiamo il segretario della Uil a fare i nomi degli enti, degli uffici e delle persone che nella dimensione locale andrebbero eliminati dal libro paga della pubblica amministrazione. Siamo sicuri che ne ha in mente diversi.