Olio contraffato: una rettifica

Pubblichiamo integralmente la richiesta di rettifica giunta oggi presso la nostra redazione a seguito dell’articolo “Olio contraffatto: l’Amministrazione di Fara in Sabina al fianco delle imprese” pubblicato il 16 giugno 2012.

«In riferimento all’articolo pubblicato sul vostro portale in data 16 giugno u.s., dal titolo “Olio contraffatto: l’Amministrazione di Fara in Sabina al fianco delle imprese” e precedenti, il sottoscritto Silvano Bonifazi, che da quanto riferito nello stesso articolo, ancorché senza l’indicazione del nome, ma facilmente identificabile in base agli altri riferimenti pubblicati, risulta collaboratore di due aziende olearie di Fara Sabina dove i Carabinieri avrebbero sequestrato silos contenenti circa 5 mila litri di olio contraffatto per extra vergine di oliva, 140 litri di olio contenuti in recipienti anonimi, 73 chilogrammi di clorofilla, una decina di bottiglie contenenti clorofilla in soluzione e attrezzature necessarie all’adulterazione dell’olio, come se da tale collaborazione possa allo stesso attribuirsi la detenzione del materiale indicato come sequestrato alle due aziende, ovvero come se lo stesso fosse complice delle stesse nella commissione di eventuali reati di contraffazione di olio di oliva, fa presente che il materiale che viene riferito come sequestrato in realtà non è mai stato rinvenuto nei luoghi nella disponibilità delle aziende citate in detto articolo, né nei luoghi di proprietà del sottoscritto, e quindi mai sequestrato. Pertanto, fa presente di aver dato mandato al proprio legale di fiducia, di procedere civilmente e penalmente nei confronti di tutti gli organi di informazione che hanno riportato tale infondata notizia senza prima procedere alle necessarie e dovute verifiche in ordine alla veridicità della stessa».