M5S: la Provincia autorizza una seconda Centrale a biomassa

Il Movimento 5 Stelle di Rieti rende nota la notizia che è stata da poche ore pubblicata sul sito della Provincia di Rieti, l’autorizzazione per una seconda Centrale a biomassa per la produzione di energia elettrica della potenza nominale di 0.99 MW nel nucleo industriale, richiesta dalla società Rietienergie con sede a Verona. Quest’ultimo sito, nella frazione di Vazia, si troverebbe ancor più vicino all’Ospedale de Lellis, circa 650 metri, rispetto alla precedente centrale a biomassa già attiva da diversi mesi, nel Comune di Cittaducale, distante tra loro circa 800 metri. Le altre distanze sono nell’ordine: con il centro abitato a circa 540 metri, con il carcere a circa 340 metri.

«Dalle carte pubblicate – fanno sapere dal Movimento 5 Stelle – si evince anche una totale e colpevole assenza del Comune di Rieti nelle tre riunioni tenutesi in conferenza dei servizi, chiamato a rilasciare il permesso a costruire, tanto che è stato inserito tra le varie prescrizioni affinché l’autorizzazione possa aver efficacia. A questo punto tornare a spiegare cosa e a quali rischi possano incorrere i cittadini con i fumi rilasciati in atmosfera da queste grandi centrali d’incenerimento equivale all’ascolto di un disco rotto, che le amministrazioni di centro sinistra locali, apparentemente anche ambientaliste, dovrebbero conoscere molto bene».

«È questo – proseguono dal Movimento – uno dei tanti motivi che rende lo scenario politico amministrativo amaro e sconfortante. Sono questi i motivi che dovrebbero far riflettere le persone quando si ritrovano a parlare con i propri amministratori, vicini alla popolazione quando c’è da prendere i loro voti , diversa posizione quando essi stessi si ritrovano ad amministrare, nascondendosi, come in questo caso del Comune di Rieti, anche dietro ad una non partecipazione alle riunioni della Conferenza dei servizi. Anche questa volta ci sara’ da lottare, da denunciare pubblicamente, da evidenziare oggi più che mai, la totale mancanza di rispetto della salute dei cittadini e in questo caso, aggravata dalla presenza dei malati del vicino Ospedale de Lellis, già in crisi per le note difficoltà legate al debito della sanità regionale e nazionale, ora anche per non poter usufruire di quell’unica cosa che rendeva Rieti speciale, l’aria salubre».

«Nei prossimi giorni – conclude il comunicato – verranno intraprese azioni e incontri per comunicare ai cittadini interessati, tutto ciò che potrà essere utile affinché gli Enti preposti e responsabili di quest’ulteriore violenza, possano rivedere le loro posizioni che sciaguratamente e continuamente decidono di assumere in barba alla salute dei loro stessi cittadini».