Martedì 26 marzo alle ore 17, presso la Sala Consiliare del Comune di Rieti, il SIMBAS, Sistema territoriale Integrato di Musei, Biblioteche e Archivi della Sabina e del Cicolano, presenterà il nuovo Progetto finanziato con Avviso Pubblico regionale “La Cultura fa Sistema 2023”.
“Intorno al fuoco”, questo il titolo del Progetto che si è aggiudicato il finanziamento, e che prevede un calendario di eventi da maggio a settembre, tra conferenze, visite guidate e laboratori didattici, che sarà condiviso fra le strutture del sistema, già effettive ed aggiunte.
«Quest’anno il bando della Regione Lazio puntava molto sull’ampliamento della rete – dichiara il coordinatore del Sistema Francesca Lezzi – ed è per questa ragione che si è lavorato intensamente per coinvolgere altre Strutture presenti sul territorio reatino e non solo, seguendo una logica di connessioni culturali con realtà di regioni limitrofe, ma afferenti storicamente, culturalmente e geograficamente al territorio del SIMBAS. Stiamo quindi costruendo un Sistema culturale che permetta al visitatore di vivere la provincia di Rieti osservando i vari aspetti, storico-archeologico, geografico, ambientale, spirituale, delle tradizioni culturali ed eno-gastronomiche. Si sono attivati dei punti della rete culturale, come Hydra, Museo Multimediale della cascata delle Marmore, che costituiscono fisicamente quasi delle porte di accesso alla Sabina, nel caso di Hydra la porta occidentale. Questo con l’idea di favorire anche la permanenza dei turisti sul territorio e la circolazione delle persone con l’offerta di tante variegate possibilità e diverse manifestazioni culturali».
Quindi, la vera novità del 2024 è l’ingresso nel Sistema di diverse nuove Strutture culturali che parteciperanno al Progetto, alle quali il Presidente dell’Assemblea degli Amministratori del SIMBAS Assessore alla Cultura, Scuola e Università Letizia Rosati, darà il suo benvenuto. «La rete territoriale del SIMBAS – dichiara L’Assessore Letizia Rosati – che con questa edizione si amplia in modo significativo, è un’occasione preziosa per collaudare un più ampio metodo di lavoro a livello provinciale che sarà il preludio delle future attività per la Capitale Italiana della Cultura 2026».