Il Sindaco di Rieti al Primo Maggio: «La mamma dei cretini è sempre incinta»

Il Primo Maggio reatino è stato all’insegna della festa con migliaia di persone che hanno affollato piazza Cesare Battisti. Una giornata importante per la città, ma per qualcuno la giornata è invece da dimenticare.

Ad apertura del comizio è stato infatti chiamato sul palco il sindaco di Rieti, Giuseppe Emili, che aveva voluto porgere il suo saluto alla piazza. Non appena però è stato annunciato al microfono dal segretario della Uil reatina, Paolucci, il primo cittadino è stato investito da una valanga di fischi che gli hanno praticamente impedito di parlare.

I segretari cittadini delle forze sindacali hanno provato in tutti i modi a placare la folla, ma con scarsi risultati. Ed allora il sindaco Emili ha pensato bene di lasciarsi andare ad un gesto che non è sfuggito a chi si trovava nelle prime file come pure alle telecamere: si è tolto, con un gesto di stizza, la fascia tricolore ed ha poi inveito contro la piazza dicendo al microfono, in modo che lo sentissero bene tutti, «La mamma dei cretini è sempre incinta».

Apriti cielo. La folla è esplosa in un boato che ha fatto tremare la piazza perché a quel punto a fischiare ed inveire erano anche tutti coloro che non abitano a Rieti, ma che si sono comunque sentiti offesi dalle parole non certo gentili del sindaco. Da parte loro i sindacati, anche attraverso un comunicato, hanno condannato il comportamento della folla, ma è pur vero che chi governa una città deve saper prendersi onori ed oneri. Sarebbe bastato scendere dal palco e salutare garbatamente. Per non passare dalla ragione al torto come è invece accaduto.