La scorsa domenica, Vallececa di Pescorocchiano ha accolto centinaia di pellegrini della valle del Salto nel suo santuario. In tanti, incolonnati dietro gli stendardi delle parrocchie di provenienza, hanno intonato canti e preghiere per la ricorrenza della Santissima Trinità, costeggiando le rive del lago Salto, salendo, poi, nella piccola frazione fino a raggiungere il piccolo Santuario dedicato alla Trinità, sul cui sagrato il cardinale Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, ha presieduto una solenne celebrazione eucaristica accompagnato dal parroco di Vallececa e Marcetelli don Jaroslaw Krzewcki.
Quest’anno la ricorrenza della SS Trinità ha richiamato un folto stuolo di fedeli e di pellegrini nel piccolo Santuario dove, da secoli, si celebra la festività e si intonano i canti delle numerose compagnie. Canti la cui eco ha risuonato nella bellissima Vallata del Salto, con il suo lago. Nell’aria, come d’incanto, le melodie dei pellegrini dei vari paesi. Tra questi, Marcetelli, dalle cui strade una seconda compagnia, nelle stesse ore, si stava avvicinando al Santuario di Vallepietra di Subiaco, rinnovando, così, la millenaria tradizione del pellegrinaggio alla: Trinità lontana ed alla Trinità vicina.
Insieme alla banda di Casperia, hanno aperto la processione i gonfaloni: a quello di Vallececa e di Marcetelli, si sono uniti i drappi di Offeio, Girgenti, Pescorocchiano, Sant’Epidio, Poggio San Giovanni, Varco Sabino, Concerviano e altri.
Al Card Sarah, ha dato il benvenuto don Jaroslaw; erano presenti il sindaco di Pescorocchiano Gregori e rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato e dell’Arma locale di Carabinieri. Perfetto il servizio della Protezione civile per regolare l’affluenza al Santuario. I canti liturgici sono stati intonati dalle Suore francescane di Santa Filippa Mareri di Borgo San Pietro; il sindaco di Marcetelli Raimondi era tra i suoi concittadini.
Molto seguita l’omelia del Cardinale Sarah che ha richiamato la Comunità ad una grande presa di coscienza della nostra identità Cristiana: «troppo spesso – detto il Cardinale – anche noi cristiani vogliamo confonderci con gli altri, e vivere come coloro che si ribellano contro Dio. Guardate l’Occidente e l’Europa, che si ribella contro Dio creando leggi contro natura, distruggendo la Famiglia ed il Matrimonio; noi Cristiani non potremo vivere con gli altri. Il Cristiano deve seguire Gesù ed i suoi Comandamenti, se vuole rimanere tra gli amici suoi e della SS Trinità».
Un brevissimo cenno, di poche parole, pronunciate con un accento fermo e preoccupato un durissimo monito ai Cristiani d’Europa per l’avanzare di concezioni legislative che tendono alla «disgregazione» della Famiglia.
Al termine della solenne celebrazione, le compagnie dei fedeli, il cardinale, il clero e tutti i pellegrini, partendo dal piccolo santuario, hanno percorso le vie del paese in una altrettanto solenne processione, al termine della quale lo scoppio di mortaretti ha solcato il cieli blu, riflettendosi nelle acque del bacino del Salto.