Il Cammino di Francesco varca i confini

Si accinge a riconoscimento di itinerario europeo (quello di cui si fregiano esperienze secolari come il Cammino di Santiago e la Via Francigena) la rete di percorsi legati alla figura di san Francesco, di cui quello della nostra Valle Santa è in qualche modo esperienza pilota. Altri sentieri amati da pellegrini ed escursionisti mettono in collegamento i luoghi legati al ricordo del santo, partendo da San Leo in Val Marecchia, dove Francesco ricevette in dono dal conte Orlando di Chiusi il monte della Verna, passando per quest’ultimo, il «crudo sasso» (come lo chiamò Dante) delle sue stimmate, e proseguendo per altre località raggiunge l’Umbria e poi il Lazio, con gli snodi fondamentali di Assisi e Roma e il passaggio in valle reatina con le sue importanti vestigia francescane.

Si deve parlare allora di “Cammini di Francesco”, al plurale, per questi percorsi che un lungo e laborioso progetto ha voluto mettere in rete, con l’obiettivo di riunire in un unico itinerario le bellezze naturalistiche, le testimonianze storico-artistiche e le orme spirituali lasciate dal passaggio del Poverello d’Assisi. La presentazione del progetto, svoltasi nei giorni scorsi in Campidoglio a Roma, ha visto intervenire l’arcivescovo Agostino Marchetto, già segretario del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti e itineranti, che coordina l’iniziativa in procinto di essere presentata a Bruxelles, l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Luigi Negri e altre personalità. A rappresentare Rieti, non poteva mancare chi del “Cammino” reatino è stato l’inventore, quel Diego Di Paolo che oggi nel municipio del capoluogo ricopre l’incarico di assessore alla Cultura e al Turismo.

L’iniziativa, che assume un connotato interregionale mettendo insieme Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio, ha trovato il pieno appoggio delle Camere di commercio del Centro Italia, della cui associazione interregionale è vice presidente Vincenzo Regnini, alla guida dell’ente camerale reatino. Ente pronto, ha spiegato Regnini, a investire al massimo sul progetto, che è da ritenersi, ha dichiarato Diego Di Paolo, «di importanza strategica per il turismo del nostro territorio in quanto Rieti svolgerà il ruolo di presidio sud del Cammino di Francesco e di avamposto nei confronti di Roma, che continuerà a rappresentare anche in futuro il grande magnete per il turismo mondiale».

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