I sindacati, il Comune e le azioni dell’ASM

Cgi, Cisl, Uil e Ugl: «Vendita azioni Asm da parte del Comune di Rieti. Vicenda sgradevole che lede fortemente legittimo interesse dipendenti».

Cgil, Cisl, Uil e Ugl confederali e di categoria, unitamente alle rappresentanze aziendali tutte, nell’apprendere la notizia di cessione, da parte del Comune di Rieti, del 2% del capitale sociale ai dipendenti di Asm SpA a 7,38 euro ad azione, con l’aggiunta di un’addizionale impropria (quota parte rimborso Advisor stima prezzo azioni) di 1 euro, nel ricordare che nel 2004, la stessa amministrazione comunale, aveva deliberato la cessione, ai dipendenti della partecipata, del 2% del capitale, ad un prezzo convenzionale di 1 euro ad azione, nel sottolineare che soltanto per una parte delle azioni vendute dall’Ente (quelle ad euro 3,64) lo stesso aveva proceduto alla notifica, attraverso avvisi pubblici e che viceversa, non ha mai informato i dipendenti Asm della possibilità di poter esercitare il proprio diritto di opzione sulle azioni vendute ad un 1 euro, diffidano il Sindaco del Comune di Rieti Giuseppe Emili, l’amministrazione comunale tutta, nel proseguire nell’azione intrapresa, chiedendo a tutte le forze politiche, di maggioranza ed opposizione, di intervenire prontamente su una vicenda che lede fortemente il legittimo interesse dei lavoratori.

«Guardando alla solerzia con cui il sindaco Emili ha deciso di comunicare ai dipendenti la vendita delle azioni Asm spa, non possiamo che esclamare: Meglio tardi che mai! Detto questo– spiegano le organizzazioni sindacali – non possiamo non constatare quanto improvvido sia stato decidere di vendere le azioni a 7, 38, con una maggiorazione per la quota parte da rimborsare ad Advisor per l’attività professionale di stima del prezzo delle azioni , quando nel 2004, l’Ente ne aveva deliberato la vendita, ad un prezzo di 1 euro. Senza contare il silenzio che ha contraddistinto l’iter di vendita in questi anni. Silenzio che non ha permesso ai lavoratori Asm di esercitare il diritto di opzione, come del resto previsto dalla delibera, se non oggi, quando le azioni sono strategicamente lievitate fino a toccare quota 7,38. Davanti ad una situazione a dir poco paradossale, Cgil, Cisl, Uil, Ugl confederali e di categoria – spiegano i segretari – chiediamo al Comune di Rieti sì, di esercitare questo diritto di opzione, ma alle condizioni della delibera. Ad Emili inoltre diciamo; egregio Sindaco, eviti di far cassa alle spalle dei lavoratori, con i soldi dei lavoratori e riconduca l’avviso nei termini previsti dalla delibera del 2004. Detto questo – continuano i sindacalisti – avremmo preferito, prima ancora di vederci recapitare tale avviso, che il Sindaco ci avesse convocati per stabilire tutta una serie di questioni, compresa e non ultima la partecipazione all’azionariato dei dipendenti, visto che è prassi comune che le procedure di vendita di quote di capitale sociale prevedano la partecipazione di un membro, scelto tra i dipendenti, all’assemblea dei soci».

Cgil, Cisl, Uil e Ugl confederali e di categoria attendono di essere convocati dal sindaco, convocazione che reputano doverosa, per fare definitiva chiarezza sulla vicenda. Poiché si tratta di un atto dovuto e rispettoso per tutti i lavoratori dell’Azienda Asm.