Esserci, nonostante la distanza fisica. Questo l’obiettivo di una Pastorale giovanile 2.0, che in questo “tempo sospeso” si è fatta vicino ai giovani e alle loro famiglie.
Abbiamo dovuto certamente abbandonare gli abbracci scambiati nelle occasioni di incontro, le schitarrate e le cene tutti insieme dopo le lectio, ma abbiamo ugualmente sperimentato la vicinanza: in un post che ci ricorda quanto siamo importanti, che anche e soprattutto noi giovani possiamo fare la differenza; in una “challenge” per condividere passatempi quotidiani, in un periodo spesso dominato dalla noia; in un momento di preghiera vissuto con tutta la Chiesa per festeggiare la GMG diocesana o per pregare tutti insieme per la fine di questo morbo che distrugge non solo il fisico, ma anche la mente.
E noi giovani, per evitare proprio di cadere nell’intolleranza dilagante dei grandi, abbiamo acceso una luce e abbiamo sperimentato che ciò che ci tiene uniti, seppur a più di un metro di distanza, è la preghiera.
Così è nata l’idea di continuare con le lectio di Pasqua, con una veste nuova ma altrettanto efficace: nelle nostre famiglie è quindi risuonata la Parola di Dio, la speranza di una voce che ci pone in una relazione più profonda con essa e la condivisione, stavolta non di parole, ma di emozioni… le stesse che presto ritorneremo a vivere, nello stesso canto, nella stessa risata, insieme.
Ma le sorprese non sono finite qui. A breve si darà inizio anche ad una delle attività a cui la Pastorale Giovanile dedica ogni anno grandi energie: il corso di formazione per gli educatori. Anch’esso si svolgerà online, ma sarà, come sempre, un’ottima occasione per conoscere nuove realtà e per essere vicini a chi svolge un lavoro così importante come la cura dei più piccoli.
E tu? Sei pronto ad accendere la tua luce? Vienici a trovare sui nostri social e non perderti la prossima #lectiodiPasqua!