Filcams Cgil torna sull’apertura domenicale dei negozi

In merito all’andamento delle aperture dei negozi tutte le domeniche (prima era limitata ad una sola apertura mensile, la terza domenica del mese tranne i casi particolari del centro storico cittadino e delle frazioni Terminillo compreso) così come deciso dall’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Rieti (per ora in via sperimentale fino all’Epifania), questa organizzazione sindacale ritiene che quanto avvenuto nelle due giornate festive in cui era in vigore la possibilità di tenere aperto (domenica 30.10 e martedì 1.11) confermi la validità della tesi sostenuta dalla Filcams Cgil ovvero che le aperture domenicali vadano calibrate territorio per territorio e sulla base di esigenze reali e concrete (flussi turistici, eventi particolari) nelle quali l’apertura domenicale assuma preminentemente l’aspetto di servizio alla comunità.

Va ricordato, tra parentesi, che nelle frazioni, a Terminillo e nel Centro storico del capoluogo la possibilità delle aperture domenicali già era in vigore e riguardava diversi mesi all’anno legata appunto a concrete esigenze e a concreti flussi!

La posizione della Filcams Cgil è dunque che in mancanza di necessità concrete debba prevalere il diritto dei lavoratori al riposo settimanale col resto della famiglia nella giornata comunemente deputata a tale scopo, ovvero la domenica. A tal proposito va ricordato che insieme ad altre associazioni, anche cattoliche, siamo impegnati come Cgil in tanti territori e con grandi gruppi commerciali a iniziative che salvaguardino il riposo domenicale dei lavoratori, rivedendo peraltro il modello culturale della domenica da trascorrere chiusi dentro un Centro Commerciale.

Per tornare all’apertura domenicale generalizzata deliberata dall’Assessorato alle attività produttive, continuiamo a ritenere che nel caso concreto di Rieti una esigenza di servizio può essere ravvisata nel territorio gravitante sui flussi turistici di Terminillo o circoscritta ai flussi derivanti da eventi particolari (quali per esemplificare meeting di atletica leggera, raduni, ricorrenze religiose ecc) i quali possono essere calendarizzati a inizio anno (o comunque con largo anticipo) rendendo noto in anticipo tali aperture in modo da consentire agli operatori di organizzarle e pubblicizzarle a tutti e per tempo.

In altre parole riteniamo che a Rieti abbia un senso tenere aperti gli esercizi commerciali in occasione di eventi e flussi turistici, mentre abbia meno senso tenere aperto comunque e costi quel che costi con i risultati (deludenti) constatati in questi due primi giorni di sperimentazione. Anche perché da un punto di vista strettamente commerciale ed economico, ricordiamo che se da una parte i costi fissi di una apertura generalizzata tutte le domeniche sono certi (a partire da quello del lavoro la cui maggiorazione, ex Contratto Nazionale di Lavoro sottoscritto da Associazioni imprenditoriali e da Associazioni sindacali è pari al 130% oltre la retribuzione ordinaria), dall’altra i benefici (gli incassi totali) paiono alquanto aleatori. A meno che qualcuno non pensi di risolvere il problema eludendo le maggiorazioni contrattuali! (Bisognerà controllare).

Difficile infatti ipotizzare, specialmente nel settore alimentare, un aumento assoluto delle vendite, in quanto al venduto di domenica corrisponderà verosimilmente minor venduto nell’arco della settimana. E non tutti gli operatori (specie i più piccoli) possono permettersi di sostenerne a lungo gli oneri di una apertura continuata.

Questa nostra posizione (aperture non generalizzate bensì legate a concrete e calendarizzate esigenze) ci pare una posizione equilibrata (sulla quale i lavoratori incontrati nelle assemblee, e anche qualche grande operatore commerciale, hanno mostrato di essere sostanzialmente d’accordo) su cui valga la pena di riflettere e aprire un confronto da parte di tutti (Assessorato compreso) con spirito aperto, costruttivo e senza pregiudizi ideologici del tipo di quelli emersi sulla stampa laddove da certi commenti pare che le aperture domenicali siano di per sé la panacea di ogni male quasi che fossero i negozi aperti ad attirare i flussi e non il contrario (cioè i flussi a richiedere le aperture).

Sulla questione in ogni caso la Filcams Cgil di Rieti proprio affinché alla fine della cosiddetta sperimentazione si ragioni e si decida su dati concreti e affinché sulla questione sia data voce a tutti, si ripromette di dar vita ad iniziative pubbliche di confronto.