È morto Andrea Di Nicola

A sessantaquattro anni, dopo una lunga, estenuante malattia, è morto Andrea Di Nicola, apprezzato ricercatore di storia economica e sociale, pubblicista, autore di numerosi, impegnativi saggi che hanno contribuito a far luce sulla personalità di illustri conterranei e sulle origini delle comunità del territorio reatino.

La morte di Andrea Di Nicola segna senz’altro un grave lutto per la cultura reatina, certo addolora gli amici di sempre ma non coglie di sorpresa chiunque abbia seguito il suo dolente calvario, affrontato con lucida consapevolezza, accettato con fede.

La sua assenza alla cerimonia di intitolazione della Biblioteca del Liceo Classico, soltanto venerdì scorso, aveva lasciato presagire l’aggravarsi delle sue condizioni. Qui, infatti, aveva concluso la sua esperienza lavorativa nel mondo della scuola, mettendo al servizio delle giovani generazioni le sue notevoli competenze archivistiche e biblioteconomiche, quasi a ripercorrere le tappe della sua giovinezza, quando studente del liceo della nativa Teramo era stato avviato allo studio paleografico dal domenicano P. Benedetto Carderi.

Negli anni ’70, fu l’incontro felice con Giuliana Deli a portarlo dall’Abruzzo a Rieti: un’unione solida e felice, benedetta dalla nascita di due figlie belle e brave, educate ai sani, tradizionali principi ai quali Andrea Di Nicola ha ispirato con radicale coerenza tutta la sua vita. È stato uomo di parte, Andrea Di Nicola, un giornalista scomodo e polemico, un politico alieno dai compromessi, un amministratore scrupoloso e onesto.

Un amico leale, di cui piangere la perdita.