Don Domenico sulla Amoris Lætitia: uno sguardo «da accanto»

È andato in onda nella prima serata di ieri su RadioRai 1, all’interno della storica trasmissione “Ascolta si fa sera”, un intervento del vescovo Domenico sull’esortazione apostolica post sinodale di Papa Francesco Amoris laetitia. Un invito alla lettura personale, «a piccole dosi», del corposo documento (264 pagine) nel quale il pontefice traccia una riflessione sulla famiglia che «non può essere derubricata a semplice pastorale, che lascerebbe intatte le cose, né a una svolta che modifica di colpo la concezione cristiana dell’amore».

Chi ragiona seguendo la logica dei fronti contrapposti, spiega mons. Pompili, è perché non si accorge del «mutamento del linguaggio (al punto che la parola “irregolare” viene virgolettata, come a dire che non piace proprio) non è solo forma, ma sostanza». Per dire che «ogni situazione umana non sopporta una regola universale, valida per tutti, ma va interpretata caso per caso, attraverso un metodo ritmato da tre verbi: accompagnare, discernere, integrare».

A conferma di una cosa: «per salvare l’amore e la famiglia non sono sufficienti affermazioni di principio, e neppure una semplice rilevazione sociologica dei comportamenti».

L’invito del vescovo allora è a non dividersi tra censori e tifosi del Papa, ma a prendersi del tempo per leggere l’esortazione. «Papa Francesco – conclude don Domenico – ci invita a tenere uno sguardo non dall’alto, ma “da accanto” alla famiglia. Leggere Amoris laetitia è come varcare la soglia di ogni casa, per sentire che finalmente siamo tornati a casa».