Don Domenico: «Lo sguardo di Dio trasforma tutte le cose»

Nella giornata del 17 novembre, l’Ordine Francescano Secolare di Greccio ha festeggiato la santa patrona, Elisabetta d’Ungheria, con una Messa celebrata dal vescovo Domenico Pompili nella chiesa di Limiti di Greccio. E durante la funzione, il ministro della Fraternità, Maria Bigioni, ha ricevuto la Professione di Graziella Angelucci, che è stata incorporata all’Ordine dopo aver affermato il proprio impegno a vivere il Vangelo nel mondo secondo l’esempio di Francesco.

Commentando le letture mons. Pompili si è soffermato sull’incontro tra il Maestro e Zaccheo (Lc 19, 1-10), «una persona giovane ma vecchia dentro. Compromesso con i romani, venale al punto da far la cresta al fisco del popolino, risulta inviso a tutti. Ad eccezione del giovane profeta di Nazareth che lo scova appollaiato tra i rami dove si è collocato per vederlo, data la sua piccola statura. Sarà quello sguardo dal basso in alto a far precipitare letteralmente a terra Zaccheo che non si sente giudicato, ma riconosciuto. Incrociare lo sguardo di Gesù Cristo significa essere guardati da Dio che solo riesce a trasformare anche la persona più inetta e violenta».

«Lo sguardo di Dio – ha aggiunto il vescovo – è vivificante e trasforma tutte le cose. “Scendi subito. Oggi devo fermarmi a casa tua”. Queste parole che mai si sarebbe immaginato rivolte a se stesso sono la scintilla che lo rimettono in movimento al punto da esclamare: “Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto”».

«Cambiare sembra impossibile e in effetti pochi sanno cambiare perpetuando gli errori di sempre. Ma diventa possibile quando si incrocia lo sguardo di Dio che è più tenero e affidabile di qualsiasi altro. Per chi decide di entrare a far parte del terzo ordine secolare francescano – ha concluso il vescovo – sono due gli atteggiamenti da coltivare sempre: resistere al condizionamento ambientale e aprirsi al perdono di Dio».