“Corresponsabilità”: la comunità si stringe attorno al vescovo Domenico

È tornata a riempirsi, pochi giorni dopo l’ordinazione di monsignor Domenico Pompili, la Cattedrale di S. Maria. Non c’era la folla del 5 settembre, ma comunque tanti fedeli hanno raccolto l’invito a partecipare alla prima convocazione diocesana solenne attorno al nuovo vescovo. L’occasione era dettata dall’importante solennità liturgica che, nel calendario locale, segna anche, da qualche tempo, l’apertura dell’anno pastorale: l’Anniversario della Dedicazione della Cattedrale.

Nella memoria di quel 9 settembre 1225, quando la basilica superiore intitolata alla santa Madre di Dio venne consacrata dal pontefice Onorio III allora dimorante nell’attiguo palazzo papale, clero e popolo si sono radunati a festeggiare la “chiesa madre” che è segno della presenza di Dio e dell’essere Chiesa viva, tempio spirituale edificato nella storia.

Col vescovo insediatosi quattro giorni prima sulla cattedra di san Probo concelebrava il suo predecessore, il vescovo emerito monsignor Delio Lucarelli, e il reatino monsignor Lorenzo Chiarinelli, emerito di Viterbo, oltre a numerosi sacerdoti e diaconi. La liturgia si è aperta con il segno penitenziale dell’aspersione con l’acqua lustrale in memoria del battesimo, fondamento dell’appartenenza alla Chiesa di Dio: battesimo che, dopo l’omelia del presule, è stato richiamato nella professione di fede con la formula delle promesse battesimali.

Quindi, il momento particolare che si è voluto inserire in questa primo ritrovarsi ufficiale della comunità diocesana attorno al nuovo pastore: quello che lo stesso monsignor Pompili ha voluto definire “atto di corresponsabilità ecclesiale”, più che di “omaggio” a lui. Le intenzioni della preghiera dei fedeli sono state proposte dai rappresentanti delle varie “categorie” come espressione dell’impegno, da parte delle diverse componenti della Chiesa locale, a collaborare con il vescovo Domenico. All’ambone si sono così succeduti per il presbiterio don Giovanni Franchi, quale membro del collegio dei consultori; per la comunità diaconale il diacono Nazzareno Iacopini; per i religiosi il francescano padre Franco Mele; per le religiose la segretaria dell’Usmi suor Luigina Visini; per il laicato il responsabile della Consulta delle aggregazioni laicali Emanuele Chiarinelli.

A loro il vescovo, dopo aver concluso con l’invocazione finale, ha stretto la mano come segno di accoglienza dell’impegno che, a nome di tutto il popolo credente che vive in Rieti, hanno espresso nel proposito di sostenere, nella comunione e nella dedizione apostolica, il suo ministero a servizio dell’edificazione del regno di Dio in questa terra.

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Foto di Massimo Renzi.