Agricoltura e alimentazione

Coldiretti contro il «cibo sintetico»: mette in pericolo agricoltori e allevatori

Una raccolta firme per dire no al cibo sintetico, visto come una minaccia alla tradizione agroalimentare italiana, si svolgerà in tutti i mercati di Campagna Amica del Lazio

Una raccolta firme per dire no al cibo sintetico, visto come una minaccia alla tradizione agroalimentare italiana, avrà inizio sabato 12 novembre in tutti i mercati di Campagna Amica del Lazio e proseguirà nelle prossime settimane. L’iniziativa è stata lanciata dalla federazione regionale di Coldiretti per sostenere le produzioni del territorio, difendere la sovranità alimentare nazionale e la dieta Mediterranea.

«L’invito che rivolgiamo a tutti i consumatori – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – è quello di sostenere la nostra battaglia contro il cibo sintetico e le multinazionali, che stanno creando in laboratorio i cibi che vogliono portare sulle nostre tavole. Il loro obiettivo è evidentemente quello di arrivare a produrre alimenti facendo progressivamente a meno degli animali, dei campi coltivati, degli agricoltori stessi. Non possiamo accettarlo. Tutto questo rappresenta un’enorme minaccia per la nostra agricoltura: dalla bistecca fatta nel bioreattore al latte senza mucche. È un vero e proprio attacco alle stalle italiane e all’intero Made in Italy a tavola».

«Coldiretti sta portando avanti in Europa anche la battaglia contro il Nutriscore – prosegue Granieri – i sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo che alcuni Paesi stanno applicando su diversi alimenti, sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale. Sistemi fuorvianti, discriminatori ed incompleti, che finiscono paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali, che da secoli sono presenti sulle tavole, per favorire prodotti artificiali di cui, in alcuni casi, non sono noti neanche gli ingredienti».