Borse lavoro: hanno meno dignità dei cassa integrati?

Comune di Rieti

«Stimolati dalla risposta dell’Assessore Bigliocchi al consigliere Cascioli sulla problematica delle borse lavoro, ci siamo andati a rileggere alcune considerazioni fatte dall’assessore al personale in occasione del bando pubblico, indetto ad agosto, per la selezione, tra i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità, di alcune figure da impiegare all’interno dell’Amministrazione».

Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali Antonio Perelli e Andrea Sebastiani ricordando che Bigliocchi «affermò che ai primi 18 lavoratori che il 27 dicembre 2012 prendevano servizio presso il Comune, veniva offerta “la possibilità concreta di avere un’opportunità qualificante, per rendersi utile e reinserirsi nel tessuto sociale”, pur consapevoli di non aver creato posti di lavoro e di non poter erogare alcuna integrazione salariale».

«Le borse lavoro invece si preferisce lasciarle a casa fino a dicembre, dandogli un sussidio pari all’80% di quello che oggi percepiscono. Come a dire, vi diamo il contentino purché dal 1° marzo non vi si veda più salire le scale del Comune o varcare la soglia del magazzino comunale. Forse hanno meno dignità, e non che manchino gli strumenti per impiegarle o, forse, hanno solo la colpa che qualche consigliere di minoranza ha preso (non sia mai!) le loro difese. È una situazione paradossale che definire anche indecente è dire poco. Invitiamo il Sindaco e l’Assessore Bigliocchi – concludono Sebastiani e Perelli – a prendere seriamente in considerazione, con i fatti e non a parole, le proposte loro formulate per il bene di queste persone e dell’ente».