Politica
Un anno difficile che chiama alla responsabilità
Nel momento che stiamo vivendo, mette i brividi anche solo il pensiero di una crisi di governo
Nel momento che stiamo vivendo, mette i brividi anche solo il pensiero di una crisi di governo
Giornale on-line della diocesi di Rieti
Nel momento che stiamo vivendo, mette i brividi anche solo il pensiero di una crisi di governo
L’elezione del presidente della Repubblica non può non avere ripercussioni sull’intero sistema istituzionale
Le oscillazioni e le ambiguità dei partiti hanno offerto e offrono una sponda a comportamenti che si sottraggono al dovere costituzionale di solidarietà
Sono due gli elementi che la tornata elettorale amministrativa consegna agli annali della politica italiana: l’affluenza alle urne più bassa di sempre e il macroscopico successo dei candidati del centro-sinistra
Dopo questo voto si dovranno fare i conti con un elettorato che ha mostrato evidenti sintomi di insofferenza
Un’espressione che si ritrova anche nella Costituzione, all’art.48, in riferimento all’esercizio del voto
Il 6 e il 7 settembre riprendono i lavori d’aula alla Camera e al Senato, ma nel giro di pochi mesi si terranno due appuntamenti importantissimi
Dopo la pausa dei lavori parlamentari governo e partiti si troveranno subito di fronte una serie di scadenze estremamente impegnative e di rilevanza decisiva per la vita del Paese
Nella prassi politica il “semestre bianco” è stato talvolta interpretato come un periodo in cui i partiti possono muoversi con più disinvoltura, se non spregiudicatezza
Il calendario approvato dalla conferenza dei capigruppo del Senato prevede che, dopo questa prima settimana in Aula, la discussione generale sul ddl Zan prosegua alle 16,30 di martedì 20 luglio
Il calo della produzione industriale rilevato a novembre (-1,6% rispetto a ottobre, -2,6% rispetto a novembre 2017) è stato anche più intenso delle aspettative che pure non erano rosee.
Oltre i germi del cattivismo rilevati e denunciati dal Censis, il Presidente della Repubblica ha ricordato che “il nostro è un Paese ricco di solidarietà”. E nel suo invito a “non aver timore di manifestare buoni sentimenti che rendono migliore la nostra società”, l’Italia “che ricuce e che dà fiducia” può trovare un incoraggiamento a far sentire più forte la propria voce.
L’Istituto di statistica rileva per ottobre una diminuzione del fatturato industriale (-0,5%, rispetto al mese precedente) e degli ordinativi (-0,3%), un dato significativo anche in prospettiva. Quanto all’andamento dell’inflazione, a novembre l’indice dei prezzi al consumo scende dello 0,2 rispetto a ottobre, un calo che documenta non solo la mancata ripresa dei consumi, ma anche il loro rallentamento.
Occorre tenere gli occhi aperti anche in casa nostra e non assuefarsi agli attacchi alla libertà di stampa. Da qualunque parte provengano. Non c’è consenso elettorale che tenga, quando è in gioco una questione di libertà. Perché di questo si tratta, non di una difesa corporativa dei giornalisti.
Su pensioni, reddito di cittadinanza, flat tax – per citare solo i temi più gettonati a livello di opinione pubblica – dovrebbe essere alle porte il momento della verità. Il condizionale è doveroso perché il nodo delle risorse è ancora tutto da sciogliere, ma si sa già che i margini sono stretti.
Al di là degli specchietti per le allodole, la legge di bilancio resta intrinsecamente il momento della verità perché – detto con parole semplici – è lo strumento con cui la maggioranza che esprime il governo decide come e dove impiegare le risorse economiche di cui il Paese dispone e prima ancora calcola la quantità di queste risorse.
Regole più stringenti per limitare il ricorso ai contratti a termine e i licenziamenti; misure contro la pubblicità del gioco d’azzardo; norme per disincentivare le “delocalizzazioni” di imprese all’estero; interventi nel campo delle procedure fiscali
Qualche osservatore si è spinto a parlare dell’esistenza di tre governi. In realtà, il gioco delle rappresentazioni funziona soltanto fino a un certo punto. Serve più che altro a mettere in luce la necessità che il governo riesca a trovare un suo equilibrio complessivo.
C’è da sperare che progressivamente si stemperi anche il clima da campagna elettorale che continua a incidere pesantemente sulla politica italiana.
Per Di Maio l’alleanza con la Lega è l’unica possibile e la tenuta del governo Conte è di importanza strategica. Salvini, al contrario, ora è in grado di allearsi con il M5S, ma il suo obiettivo strategico è monopolizzare l’area di centrodestra – che già il 4 marzo è arrivata vicina alla maggioranza assoluta – nella prospettiva di un governo fondamentalmente leghista
“Il Presidente della Repubblica non opera sotto dettatura”. Cesare Mirabelli, presidente emerito della Corte costituzionale, è netto sulla questione della mancata nomina di Paolo Savona a ministro dell’Economia. Anche se l’irrigidimento di Lega e M5S sul nome del professore anti-Euro appare sempre più come un pretesto per altri obiettivi politici, la questione tiene banco ed è utilizzata per un attacco diretto al Capo dello Stato. … Continua a leggere Quirinale. Mirabelli, “Il Presidente non opera sotto dettatura”
L’incarico a Giuseppe Conte, la gestazione del nuovo esecutivo, il suo programma, il ruolo dei partiti e delle istituzioni. Arrivati al punto di svolta della fase post-elettorale e della formazione del nuovo governo, facciamo il punto con Paolo Pombeni, storico e analista tra i più autorevoli del sistema politico italiano. Che impressione le ha fatto il primo discorso del presidente del Consiglio incaricato? Non mi … Continua a leggere Incarico di formare il nuovo governo Giuseppe Conte
L’Italia è nettamente divisa in due. Nelle regioni del Sud il M5S vince a valanga, con percentuali elevatissime. Il Nord è saldamente nelle mani del centro-destra a trazione leghista. In quelle regioni centrali che un tempo costituivano la roccaforte del centro-sinistra, il Pd e i suoi alleati conservano il primato soltanto in Toscana, mentre lo perdono in Emilia-Romagna e in Umbria.
“Volontariato e innovazione sociale oggi in Italia” è un volume curato da Ugo Ascoli ed Emmanuele Pavolini destinato a diventare un punto di riferimento.
Con la nuova legge elettorale (ma tanto più con il sistema che era rimasto in vigore prima della riforma) non si vota per scegliere un governo o un leader.
Di sicuro sarà la prospettiva delle elezioni politiche a condizionare i passaggi parlamentari della manovra economica ed è in vista della sfida del 2018.
Il docente mette in evidenza la differenza fondamentale tra il sistema in vigore in Sicilia per le elezioni regionali e il cosiddetto Rosatellum.
Per uscire tutti dalla crisi è il titolo del Rapporto 2017 sulle politiche contro la povertà in Italia che Caritas Italiana pubblica on line.
Un primo bilancio di queste settimane incandescenti si potrà ragionevolmente tentare soltanto dopo le elezioni regionali in Sicilia, il 5 novembre.
La parola rassegnazione non fa parte del vocabolario del cristiano, chiamato a scrivere opere di bene nella pagina bianca che si apre ogni mattino.