«L’interesse per i temi ambientali, differentemente da quello che comunemente si dice è insufficiente. Perché se fosse sufficiente tante cose non entrerebbero in contraddizione tra i loro» ha esordito l’architetto Piero D’Orazi, responsabile territorio e ambiente della Delegazione Fai di Rieti, durante durante il primo dei quattro convegni dedicati alla “Percezione consapevole di ambienti e spazi significativi” organizzati dal Fai di Rieti e da «Frontiera».
«Occorre saper pensare come le montagne, ma anche come un fiume. Se si pensasse in questi termini – ha aggiunto D’Orazi – non avverrebbe quello che viene ormai costantemente, e cioè che ogni biennio una forte precipitazione procura la perdita di vite umane. Non si tratta di muovere accuse o rilievi verso nessuno. Io dico che la necessità di sviluppare questi temi è ormai non più procastinabile. Perché con questi principi staremo meglio tutti».
«È un invito che rivolgiamo soprattutto agli insegnanti di scuola elementare» ha rilanciato l’architetto. «Se queste tematiche verranno fornite agli allievi delle scuole primarie, forse tra vent’anni questo tipo di pensiero sarà pensiero comune. Oggi sostanzialmente non lo è».