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Alfieri della Repubblica, chi sono i 28 giovani “eroi” nell’era Covid

Il Presidente della Repubblica ha conferito 28 Attestati d'onore di "Alfiere della Repubblica" a giovani che nel 2020 si sono distinti "per l'impegno e le azioni coraggiose e solidali"

Giovani che nel 2020 “si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici
eventi legati alla pandemia”. È questo il tratto che unisce i 28 giovani insigniti dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, degli Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”.
Accanto a loro, ci sono i destinatari delle tre targhe “per azioni collettive, che traggono anch’esse ispirazione dai valori di altruismo e dal profondo senso di responsabilità, in questo periodo di emergenza sanitaria”.

Ha saputo di essere uno dei 28 alfieri della Repubblica mentre era a scuola, e ha potuto festeggiare con papà, mamma e fratelli solo al rientro a casa. Andrea Lo Guzzo, 17 anni non si aspettava una onorificenza così importante per quello che è stato per lui un atto normale e doveroso. Andrea frequenta il quarto anno del liceo classico “Fratelli Testa” e vive a Nicosia (En) con mamma Daniela, operatrice sociosanitaria, papà Giuseppe, soprintendente capo della Polizia penitenziaria, il fratello Fabio di 22 anni e la sorella Marina di 11. “È stata una sorpresa inaspettata – dice papà Giuseppe – che abbiamo appreso questa mattina e da allora ho ricevuto centinaia di telefonate. Sono orgoglioso come padre e come poliziotto perché Andrea ha fatto ciò che riteneva giusto e questo vuol dire che crede nei valori che sono alla base di una società realmente civile”. Andrea aveva visto un’auto investire un bambino di 8 anni e poi dileguarsi, ma aveva avuto la prontezza di prendere il numero di targa e fornirlo agli agenti del commissariato di Ps che erano intervenuti. Per questo gesto aveva ricevuto una lettera di ringraziamento dalla dirigente del Commissariato di Nicosia con la motivazione del “non comune spirito d’iniziativa e un senso delle istituzioni che è esempio per la collettività” e poco dopo era stato invitato dal questore di Enna alla Festa della Polizia. “Ho solo fatto quello che era giusto”, aveva detto il ragazzo, che anche oggi, sorpreso per l’inaspettata onorificenza: “Ho solo fatto quello che era giusto fare”.

Altrettanto esemplare la vicenda che ha avuto Giulia Muscariello come protagonista. La 18enne e la sua amica del cuore Chiara lo scorso 31 luglio, al termine di una serata tra amici, stavano aspettando i genitori, chiacchierando sedute su un muretto. Improvvisamente è sopraggiunta un’auto, guidata da un coetaneo, visibilmente fuori controllo. Giulia, grazie ai suoi riflessi pronti, accortasi della folle corsa della vettura, ha spinto Chiara salvandola così dall’impatto. Ma per la 18enne le conseguenze del grave incidente sono state molto gravi e si è resa inevitabile l’amputazione di una gamba. È stata ricoverata per due settimane nell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Al momento delle dimissioni ha scritto una lettera di ringraziamento dedicata a tutto il personale del reparto per l’umanità e l’affetto con cui è stata curata e assistita.

Oggi, quando ha letto online l’elenco dei giovani alfieri della Repubblica, faceva video-lezione di Storia con i compagni della V liceo classico del S. Antonio di Soverato. Lui è Giulio Carchidi, nato nel 2002 a Gasperina (Catanzaro), ma oggi per poco non cadeva dalla sedia. “Si, è vero, non me lo aspettavo proprio – spiega il 18enne – per fortuna ero seduto. Non so neppure chi mi ha candidato, ma ritengo di essere stato notato per un video che ho realizzato lo scorso anno, durante il primo lockdown, invitando la gente a donare il sangue“. Giulio infatti da tempo fa parte del gruppo provinciale Avis di Catanzaro dove coordina altri 30 giovani. “E’ una scelta di vita che ho fatto con piacere – aggiunge – anche se comporta notevoli sacrifici. La benemerenza del presidente Mattarella? Non mi cambierà – conclude Giulio Carchidi – rimango con i piedi a terra, contento si, ma con la stessa umiltà e impegno quotidiano. Perché c’è tanto da fare per il prossimo”.

Ma ecco, nel dettaglio, l’elenco e le motivazioni dei nuovi insigniti dal Capo dello Stato:

Riccardo Amicuzi, 14 anni, residente a frazione Porto di Potenza Picena (MC) – Per la passione e l’impegno che sostengono, sin da giovanissimo, la sua vocazione di narratore. Con sensibilità ha indagato storie di persone e comunità e le sue qualità di giovane scrittore hanno già meritato numerosi e pubblici apprezzamenti;

Silvia Artuso, 9 anni, residente a Albino (BG) – Per la forza e la speranza che è riuscita a trasmettere nei giorni più duri del lockdown, attraverso la lettura quotidiana, videoregistrata, di un libro a lei caro, che ogni giorno inviava ai compagni di classe. Il suo impegno, la sua costanza sono diventati un esempio e un incoraggiamento in momenti drammatici per tutta la comunità civile;

Diego Barbieri, 14 anni, residente a Ceranesi (GE) – Per la forza e l’impegno con cui trasmette l’amore per la montagna. Nonostante le conseguenze di un incidente in giovanissima età, è diventato esempio di resilienza e riscatto per amici e compagni di scuola, facendosi testimone non solo dei percorsi tra le bellezze naturali ma anche di importanti valori sociali;

Niccolò Brizzolari, 18 anni, residente a Rovigo – Per il senso civico e la solidarietà espressi in attività in favore degli anziani e nell’impegno sui temi ambientali. Con i propri mezzi ha realizzato un audiolibro dell’opera di Pirandello “Uno, nessuno e centomila” e l’ha offerta gratuitamente a quanti non riescono più a leggere in autonomia;

Maria Piera Calandra, 16 anni, residente a Alcamo (TP) – Per l’impegno generoso e la dedizione con cui ha prestato servizio di volontariato durante l’emergenza Covid. Si è resa disponibile ad ogni attività di assistenza e di supporto in favore delle persone più vulnerabili e la sua gentilezza è stata di conforto per molti;

Giulio Carchidi, 18 anni, residente a Gasperina (CZ) – Per la sua generosa opera di volontario, divenuta particolarmente intensa nelle settimane del lockdown. Grazie al lavoro di promozione e di organizzazione svolto insieme al gruppo giovani dell’Avis ha contribuito alla raccolta del sangue in un periodo in cui ne era emersa una carenza;

Lida Michela Carullo, 15 anni, residente a Vibo Valentia – Per l’impegno nella promozione dei libri e per le qualità di scrittrice mostrate nel suo romanzo di esordio. La passione per la letteratura si accompagna in lei con attività di volontariato e di fattiva solidarietà;

Giuseppe Cassano, 16 anni, residente a Ruvo di Puglia (BA) – Per l’impegno con cui ha partecipato alla rete di solidarietà che ha consentito di rafforzare i presidi medici e gli strumenti di protezione nella prima fase della pandemia, quando questi presidi erano particolarmente carenti. Ha lavorato giorno e notte, ed è riuscito a produrre, con la sua stampante 3D, 90 supporti per visiere di protezione, poi utilizzati dal personale medico e infermieristico;

Silvia Cavalleri, 13 anni, residente a Pedrengo (BG) – Per i gesti intensi e spontanei di fraternità con i quali è riuscita a comunicare con un compagno, che il lockdown e la disabilità avevano isolato dal gruppo della classe e a cui poi il Covid ha tragicamente portato via il padre. Per essere stata capace di scavalcare un muro di dolore e di offrire un sorriso a un amico;

Alice Chiozza, 18 anni, residente a Piacenza – Per l’impegno e la generosità con cui ha prestato il proprio servizio volontario nella pattuglia di Protezione civile dell’Agesci di Piacenza. Grazie al suo lavoro organizzativo e di coordinamento tanti scout sono riusciti ad alleviare le difficoltà di persone costrette a casa e in stato di bisogno;

Francis Fernando Chkrawarthige Praveen, 17 anni, residente a Pove del Grappa (VI) – Per la generosità e la sensibilità con cui si dedica alle attività di volontariato, in favore degli anziani, dei più poveri, dei più svantaggiati. La sua capacità di ascolto lo rende interlocutore apprezzato da chi si trova in condizione di bisogno, ma anche degli adulti che organizzano i servizi di assistenza;

Angelo de Masi, 18 anni, residente a Trani – Per l’aiuto prestato ai compagni in difficoltà con gli strumenti digitali e i mezzi informatici. Grazie ai suoi interventi e alla sua amichevole disponibilità, tanti ragazzi hanno potuto evitare una esclusione dalla didattica a distanza. Nella sua scuola è ora un punto di riferimento anche per un uso più consapevole del cellulare e del computer;

Martina Di Vardo, 17 anni, Residente a Castel di Lama (AP) – Per l’impegno e il senso di solidarietà con cui ha preparato spettacoli che avevano come protagonisti bambini in difficoltà. Per le qualità e la sensibilità espresse nelle sue poesie;

Maria Sole Franceschi, 18 anni, residente a Firenze – Per l’impegno volontario nel comitato della Croce Rossa di Firenze. Oltre al prezioso lavoro al centralino, nodo nevralgico nella rete degli interventi di assistenza, molto importante è stato il contributo, di creatività e competenza sui social dell’associazione per far conoscere i corretti comportamenti al fine di ridurre il rischio di contagio e per incoraggiare alla donazione del sangue;

Antonio Maria Granieri, 17 anni, residente a Vigonza (PD) – Per essere diventato un testimone di socialità e di amicizia, nelle attività dell’associazione Down Dadi di Padova, nel sostegno ai compagni che hanno bisogno di maggiore aiuto, nel dialogo con i coetanei;

Andrea Lo Guzzo, 17 anni, residente a Nicosia (EN) – Per il senso civico mostrato in seguito a un incidente stradale, provocato da un auto pirata, in cui è rimasto coinvolto un bambino di 8 anni. Grazie al suo spontaneo contributo la Polizia è riuscita a rintracciare il responsabile dell’incidente;

Francesco Maura, 18 anni, residente a Frosinone – Per le sue spiccate qualità digitali, per le capacità di progettazione e di realizzazione di strumenti innovativi volti anche a superare divari e problemi sociali. È stato capace di affiancare ai suoi brillanti risultati un impegno per promuovere la tecnologia nella scuola e tra i coetanei;

Simone Moi, 12 anni, residente a Tarquinia (VT) – Per essere diventato un testimonial dell’inclusione e della pratica sportiva come occasione di crescita personale e collettiva. Proprio dalla sua passione per l’equitazione trae spunti ed esperienze che gli permettono di sensibilizzare i coetanei sulle tematiche della disabilità;

Elena Mora, 13 anni, residente a Parma – Per il suo impegno e le sue qualità di scrittrice, coltivate sin da quando era più piccola e ora sbocciate nel primo romanzo;

Giulia Muscariello, 18 anni, residente a Cava de’ Tirreni (SA) – Per il coraggio e l’altruismo mostrati nel momento drammatico in cui è stata investita da un’automobile fuori controllo. Grazie alla prontezza del suo gesto, l’amica più cara è riuscita a salvarsi. Su di lei invece l’incidente ha lasciato segni pesanti;

Davide Paladini, 11 anni, residente a Milano – Per l’impegno e la forza di volontà con cui ha lavorato insieme agli insegnanti, alla famiglia, agli esperti per superare le proprie iniziali difficoltà relazionali. Per aver messo poi le conoscenze acquisite a disposizione di un compagno con altri seri problemi di inserimento;

Mattia Piccoli, 11 anni, residente a Concordia Sagittaria (VE) – Per l’amore e la cura con cui segue quotidianamente la malattia del padre e lo aiuta a contrastarla. Il suo impegno è quanto mai prezioso: non è frequente che un giovanissimo svolga, con tanta dedizione, il compito di caregiver, tuttavia la sua esperienza è un esempio anche per i coetanei;

Luisa Rizzo, 18 anni, residente a San Pietro in Lama (LE) – Per l’impegno e l’abilità mostrati nel pilotare i droni. Pur costretta sulla carrozzina, è riuscita a raggiungere primati di velocità e anche a realizzare filmati molto originali e apprezzati sulle bellezze della propria terra, il Salento;

Aruna Rossi, 18 anni, residente a Cento (FE) – Per la passione con cui si è dedicata, insieme agli amici del gruppo Agesci di Cento, al dialogo con gli anziani costretti all’isolamento a causa della pandemia. Il dialogo si è sviluppato nella forma epistolare, dando vita al progetto “Amici di penna” e facendo emergere nell’incontro tra generazioni una grande ricchezza di contenuti e sentimenti;

Ginevra Scudiero, 17 anni, residente a Torino – Per la passione e la dedizione con cui ha partecipato all’organizzazione delle attività della Croce Rossa di Torino, volte a rifornire di pacchi alimentari e farmaci le persone in maggiore difficoltà. Il suo impegno di volontaria è stato particolarmente prezioso per reperire farmaci gratuiti ai malati indigenti;

Davide Siciliano, 17 anni, residente a Brescia – Per la generosità del suo impegno in aiuto delle persone che, nel periodo più duro del lockdown, non potevano uscire di casa. A loro si è offerto di portare la spesa e i medicinali. Per gli amici dell’oratorio e i compagni di scuola ha invece impostato e seguito i canali web utili alla didattica a distanza e al recupero scolastico dei ragazzi in difficoltà, divenendo così un punto di riferimento per tutta la comunità;

Giuseppe Varone, 18 anni, residente ad Aosta – Per la costanza del suo impegno scolastico nel periodo del lockdown e della didattica a distanza, grazie alla quale è riuscito a trasformare la sua condizione di difficoltà in una opportunità di crescita e in un esempio per i compagni di classe e per gli stessi adulti. Oltre alla scuola, si è impegnato in progetti dedicati a giovani che, come lui, soffrono di un disturbo dello spettro autistico.

Matteo Zini, 15 anni, residente a Casalecchio di Reno (Bo) – Per il servizio di volontariato svolto, con grande passione e sensibilità, presso la Croce Rossa di Bologna nel periodo del lockdown . Chiamando al telefono gli anziani isolati in casa (quasi 2000 telefonate), è riuscito a far recapitare la spesa, a fornire le medicine necessarie, e non di rado anche a favorire la visita del medico specialistico.


Accanto ai 28 Attestati d’onore sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive, che traggono anch’esse ispirazione dai valori di altruismo e dal profondo senso di responsabilità,

in questo periodo di emergenza sanitaria
Tra i premiati alcuni che si sono distinti per le loro azioni anche nei drammatici giorni del lockdown


TARGHE

Matteo Mainetti, Jacopo Rangone, Emanuele Sacco, Pietro Cappellini – Ai promotori di PC4U.Tech, per aver ridotto il divario digitale;

Istituto Casanova di Napoli – Ai ricostruttori di banchi per fare scuola in tempo di Covid;

Istituto Tecnico «Galileo Galilei» di Bolzano – Ai giovani produttori di gel igienizzante per una scuola più sicura.

da avvenire.it