200 bambini all’evento di chiusura del progetto didattico “Te la racconto io la mia storia”

Il 7 giugno (presso l’Abbazia di Concerviano, a partire dalle ore 9,30) 200 bambini dell’Istituto Comprensivo “Marco Polo” di Torricella in Sabina parteciperanno all’evento finale a chiusura del progetto didattico “ Te la racconto io la mia storia”, ideato dalla Biblioteca/Casa Museo Angelo Di Mario e sposato dall’Istituto di Torricella, diretto dalla Preside Maria Desideri. Ad esporre (interpretare) i propri lavori (articoli, poesie, racconti, disegni) saranno i bambini stessi.

Quattro i filoni approfonditi durante l’intero anno scolastico: l’agricoltura, la pastorizia, il canto popolare e a braccio, l’artigianato. Dopo un sopralluogo presso la Biblioteca, necessario per la scelta dei documenti e libri dai quali trarre informazioni e spunti, i ragazzi accompagnati dalle insegnanti (tutor Tiziana D’Ilario), dal bibliotecario Matteo Lucarelli e seguiti dalla giornalista Maria Grazia Di Mario, hanno ‘fatto esperienza pratica sul territorio’ incontrando i protagonisti (pastori, fabbri, artigiani), visitando siti come il Museo Diffuso di Posticciola, il Palazzo Iacobuzzi di Vallecupola o il paesino di Ascrea, partecipando a lezioni pratiche sulla nascita del pecorino, sul canto a braccio, sulla lavorazione del ferro, per poi andare ad elaborare testi e disegni.

Una esperienza –laboratorio che nasce dalla esigenza di far avvicinare gli studenti alla storia del territorio dando però la possibilità di viverla sul campo e non leggerla solamente sui libri. Al progetto hanno aderito le classi di: Longone Sabino, Belmonte, Rocca Sinibalda, Monteleone, Colle di Tora, Collalto. Seguirà lo spettacolo di canto a braccio con la partecipazione dei due professionisti Pietro Benedetti e Alessandro Calabrese, già noti ai bambini per essersi esibiti in una prima lezione didattica a chiusura della ricerca effettuata sul canto popolare, presso la scuola di Monteleone Sabino.

L’Abbazia è stata gentilmente concessa dal sindaco di Concerviano Pierluigi Buzzi e vedrà anche l’esposizione, su grandi pannelli, di parte dell’enorme lavoro svolto.