Superman vs Super…Coli

Sempre più di frequente ormai sentiamo di epidemie batteriche che scoppiano in modo molto violento e mietono diverse vittime prima che l’uomo riesca a fronteggiarle, come accaduto mesi fa in Germania con un ceppo di E. Coli.

Una delle principali cause di questi focolai sono i batteri antibiotico resistenti, la risposta della natura al vano tentativo di creare un superuomo immune da qulunque attacco batterico.

Tali infezioni sono favorite infatti, dall’ eccesso di prescrizioni in medicina, dalle terapie interrotte prima del tempo o dall’uso scriteriato, spesso senza controllo medico, di antibiotici. Anche nell’ambito della zootecnia si fa uno smodato uso di antibiotici, con conseguenze a volte disastrose. Inoltre, una informazione distorta sull’ argomento ci rende direttamente responsabili di alcuni pessimi atteggiamenti, come avviene ad esempio nell’ambito delle pulizie domestiche, in cui campagne terroristiche sullo sporco hanno indotto l’aumento del consumo dei detersivi disinfettanti, raramente utili e spesso dannosi.

Tutto comincia durante un infezione batterica, nel momento in cui una mutazione casuale rende un batterio resistente ad un antibiotico: il paziente, a torto o a ragione, si sottopone ad una cura antibiotica e tutti i batteri sensibili vengono sterminati tranne quello resistente, che sopravvive. Qualche ora dopo, il superstite, trovando campo libero, si riproduce senza controllo. L’assunzione di altro antibiotico non ha alcuna efficacia ed occorre cambiare completamente tipologia di prododotto.

Un esempio di tale processo è rappresentato, in zootecnia, dagli auxinici, additivi alimentari di natura chemioantibiotica che, agendo in modo selettivo sull’apparato digerente e facilitando la flora microbica sui microrganismi patogeni, favoriscono migliori condizioni di salute degli animali, promuovendo anche una maggiore produttività. Così facendo però, vengono selezionati anche ceppi di batteri resistenti, che poi dall’animale vengono trasamessi all’uomo. Quando questi ceppi incontrano batteri non resistenti trasferiscono il gene della resistenza, rendendo tutti i batteri immuni ad un tale antibiotico.

Di seguito alcuni consigli per evitare di rendere più forti i batteri.

Lavare spesso le mani con il sapone, soprattuto dopo aver utilizzato la toilette, essere stati dal medico, in ospedale o dal dentista. Non toccare mai bocca e mucosa con mani non accuratamente lavate.

Conservare in frigorifero prodotti di origine animale in contenitori distinti e ben chiusi, separare cotto da crudo, lavare bene frutta ed ortaggi.

Non mangiare carne, uova o prodotti ittici poco cotti o crudi, non bere latte crudo, .

Non assumere antibiotici di propria iniziativa ne indurre il medico a prescriverne. Ricordarsi inoltre che l’ antibiotico non ha alcuna efficacia contro i virus. Se il medico prescrive un antibiotico chiedere informazioni su uso, dosi e durata della terapia, seguirla senza sospenderla prima del tempo.

Non usare disinfettanti, antisettici o germicidi nelle pulizie domestiche, se non espressamente indicato dal medico: solitamente bastano detersivi ed acqua calda.

Evitare, quando possibile, ricoveri in ospedale per lunghi periodi ed evitare di sottoporsi ad interventi chirurgici non necessari.