Zuccherificio, Antonacci: dal Comune una politica minimale e residuale

Ieri sera, durante l’incontro di Coop Centro Italia con i cittadini reatini, il consigliere comunale dell’UDC Enzo Antonacci, dopo aver preso la parola per dirsi in linea di massima favorevole all’intervento di recupero sull’ex zuccherificio Maraini, parlando con alcuni giornalisti, ha annunciato che tutte le minoranze di Palazzo di Città hanno richiesto la convocazione urgente del Consiglio per discutere argomenti di grandissimo rilievo e, secondo le stesse minoranze, bypassate dalla Giunta di sinistra guidata dal giovane sindaco Simone Petrangeli, che ha dimostrato assoluta indifferenza innanzi alle proteste.

«Continua l’arroganza di questo Sindaco che dopo aver azzerato la prima giunta – ha detto Antonacci – non ha sentito il dovere di spiegarne al consiglio le motivazioni ed illustrare perciò il nuovo indirizzo politico-amministrativo del suo secondo esecutivo. Per questo ho preso l’iniziativa insieme a tutti i consiglieri dell’opposizione di chiedere la convocazione di una seduta del consiglio comunale, avendo noi il diritto, in rappresentanze dei cittadini, di conoscere perché la crisi si è aperta e per quali motivi si è conclusa nel modo conosciuto e criticato da tutta l’opinione pubblica cittadina».

«In proposito – ha aggiunto Antonacci – mi corre l’obbligo di sottolineare come quanto avvenuto sia grave, perché un dibattito politico ci doveva essere per spiegare il singolare giro di valzer avvenuto tra assessori vecchi, tutti riconfermati nella loro nuova versione, i quali è come se avessero giocato ai “quattro cantoni” scambiandosi le poltrone. Inoltre, abbiamo inteso mettere all’ordine del giorno da noi stilato, argomenti essenziali della vita cittadina la cui risoluzione non può più attendere.

«Se questa giunta è in grado di decidere, lo faccia» ha proseguito il consigliere comunale, osservando «soltanto che non è passato molto dalla mobilitazione dei cittadini per chiedere che sia affrontato il problema dell’ex zuccherificio, con una iniziativa popolare mai avvenuta prima d’ora. La stessa maggioranza di sinistra si ritrova adesso avanti ad una seconda richiesta, giunta addirittura dall’interno, in cui si evidenzia soprattutto la difesa dell’esercizio democratico della opposizione e del suo realizzarsi concretamente».

«Insomma, voglio dire – ha concluso Antonacci – che la macchina decisionale del Comune è praticamente bloccata e che le poche delibere che si assumono sono solo quelle di una politica minimale e residuale».