Schneider, D’Antonio: torniamo a Parigi. Verificare l’ipotesi cinese

Altra giornata di presidio e mobilitazione nello stabilimento Schneider di Rieti. Importante è stata la presenza dei delegati sindacali degli altri siti produttivi della Schneider in Italia, questo non solo per la vicinanza e solidarietà alla nostra vertenza, che pure è importante, ma a dimostrazione che il problema non è solo lo stabilimento reatino, ma c’è il rischio di una ritirata della multinazionale da tutto il territorio italiano.

È stato importante anche condividere una serie di azioni da attivare in tutti gli stabilimento italiani, partendo da assemblee informative ed a seguire scioperi in tutti i siti. Ritorneremo anche a Parigi a manifestare sotto la sede della multinazionale per rivendicare il rispetto degli impegni presi ad aprile dell’anno scorso e cioé di ritrovare una soluzione industriale allo stabilimento reatino almeno fino a giugno 2014.

Abbiamo convenuto inoltre di sollecitare le istituzioni a tutti i livelli per convocare il prima possibile un tavolo al Ministero per capire fino in fondo la reale concretezza dell’ipotesi circolata sull’interessamento a rilevare il sito da parte di una multinazionale cinese.

Riteniamo che quello debba essere il tavolo dove affrontare e trovare le dovute soluzioni. L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Schneider ha poi confermato la volontá di mantenere le iniziative di presidio in atto all’interno della stabilimento almeno fino a quando non ci saranno risposte sul futuro dello stabilimento, determinati fino in fondo a difendere il loro posto di lavoro.