Costini: quello che sta accadendo in Comune rasenta il ridicolo

Nelle ultime settimane quello che sta accadendo al Comune di Rieti rasenta il ridicolo, aggravando la drammatica crisi della nostra città. Abbiamo iniziato con il doppio comunicato dell’assessore Cecilia, costretto ad auto smentirsi sulla questione zuccherificio, dimostrando la totale assenza di un visione unitaria sullo sviluppo urbanistico; abbiamo poi assistito alla pessima figura del primo cittadino in diretta nazionale, sfuggire come un coniglio alle proprie responsabilità sulla questione sociale; è poi uscito un delirante comunicato della giunta contro i commercianti, dal quale ha preso parzialmente le distanze il capogruppo del PD.

Finiamo, forse, con un botta e risposta tra Sindaco e vice Sindaco sulla questione mattatoio! In poche settimane la maggioranza di centrosinistra si è dissolta come neve al sole su questioni strategiche, dimostrando l’inesistenza di un progetto di governo, che vada oltre le poltrone da occupare.

Nel frattempo le borse lavoro vengono sfrattate e muoiono di fame, il Manni viene di fatto chiuso, con un aumento delle rette assurdo, gli asili vengono esternalizzati,i servizi sociali sono paralizzati, l’urbanistica è al palo, gli unici lavori pubblici cantierati sono quelli deliberati dalla precedente giunta… un quadro disastroso, di una nave senza nocchiero, lasciata alla deriva durante la crisi, al punto che il paragone con Schettino sarebbe ingeneroso…per il comandante della Concordia!!!

Non basta una stampa “amica” ed il silenzio imbarazzato del sindacato per nascondere l’inadeguatezza di un’amministrazione che in poco più di un anno ha rotto con tutte le categorie produttive, i dipendenti comunali, le persone in difficoltà, fallendo in tutti campi in cui si è cimentata.

L’amministrazione non è semplice vetrina mediatica, non basta riempire la stanza del sindaco di comunicatori (pagati dai cittadini) per rispondere alla crisi che sta devastando le famiglie.

Ed oggi anche i supporter più accaniti si rendono conto che la storiella dei danni della passata amministrazione non regge più. Oggi diventa impellente un cambio di marcia, che necessariamente deve prevedere le dimissioni degli uomini della Fondazione. Petrangeli vattene!!!