«A Rieti gli evasori affondano il bilancio»

Il titolo, assai poco lusinghiero, è quello di un articolo dedicato quest’oggi alla nostra città da «Il Fatto Quotidiano».

Il tasso di evasione fiscale in città, secondo il quotidiano diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio, è pari a circa 18 milioni di euro l’anno. Il dato proviene dall’ultimo rapporto della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle, spiega il giornale, hanno passato al setaccio le voci del bilancio del Comune di Rieti, «una piccola realtà di appena 50 mila abitanti, da qualche anno sull’orlo del dissesto finanziario».

A pesare sui servizi, e di conseguenza sul quotidiano dei cittadini, scrive nell’articolo Valeria Pacelli, sono due elementi: i 100 milioni di euro di debiti che il Comune non riesce a estinguere da anni, ed un tasso di tributi non pagati troppo alto per una città così piccola.

Da questo punto di vista, il rendiconto 2012 del Comando provinciale della Guardia di Finanza locale, arrivato sulla scrivania del sindaco Petrangeli, lascerebbe poco margine ai dubbi. E lo stesso – spiega «Il Fatto» – vale per la fotografia del bilancio del Comune scattata dai revisori della Corte dei conti lo scorso anno. La strada intrapresa dal Comune per cercare di evitare il dissesto finanziario è inevitabilmente quella dei tagli: «nel giugno 2013 le spese stanziate sono state ridotte di 14 milioni di euro, rispetto all’anno precedente».

Ed è il sindaco Petrangeli a spiegare a «Il Fatto» quali siano gli errori che hanno portato a questa situazione: «Attualmente il debito è di circa 109 milioni di euro. Ciò, a mio parere, dipende da due elementi. Il primo, riguarda una mancanza totale di controlli delle spese dell’amministrazione. Il secondo un sistema di illegalità diffusa che esiste a Rieti. Negli ultimi mesi c’è stato un dirigente nel settore finanziario finito sotto processo per peculato. E un secondo che è stato sospeso per lo stesso motivo. Tutto questo fa emergere il livello di degrado che ha coinvolto l’amministrazione».

One thought on “«A Rieti gli evasori affondano il bilancio»”

  1. luigi meli

    Sono le basi di partenza sbagliate. Non sarà mica,per caso , che i cittadini stanno incominciando a fare una nuova forma di protesta o incominciano a pensare di essere male amministrati. Alcune realtà chiudono, si perdono posti di lavoro, a volte anche per il disinteressamento della pubblica amministrazione ( es: Comifar ), e per il suo totale immobilismo,basterebbe già dare l’ok ad alcuni piani integrati,dopo giusto controllo. Tutto fermo, poi vi lamentate se qualcuno si arrangia come può.E poi scusate ma questi debiti non li avete fatti voi? E perchè li dobbiamo pagare noi? Se nel mio lavoro sbaglio ne pago le conseguenze,io. Luigi Meli

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