Una deliberazione di iniziativa popolare per sbloccare lo Zuccherificio

Fermi 60 milioni di investimento, 250 posto di lavoro operaio e 200 addetti alla grande distribuzione

È la prima volta che in sessantotto anni di vita democratica accade a Rieti che un’associazione di cittadini, la Coop Centro Italia, aggregazione popolare per eccellenza, forte della rappresentanza di quasi settecentomila soci in tutta l’area centrale della Penisola e di 19mila iscritti nella sola sezione di Rieti, notoriamente pencolante in quell’area che una volta veniva definita politicamente rossa, sia costretta ad attivare la procedura di una deliberazione d’iniziativa popolare ai sensi dell’art. 22 dello Statuto comunale cittadino.

Il ricorso a tale iter rompe ogni indugio e avviene contro una giunta di più intensa colorazione della stessa Coop, al fine di ottenere una risposta dovuta per legge sul progetto del recupero dell’area dell’ex Zuccherificio Maraini e la costruzione di un iperstore e negozi e strutture pubbliche e private, fino ad ora non conseguita.

Ciò ha dell’inverosimile, come è stato sottolineato dagli intervenuti alla conferenza stampa che hanno rivolto domande ai vertici di Coop Centro Italia presenti nella Sala dei Cordari come ad esempio dall’onorevole Franco Proietti, già esponente di spicco del PCI, di Rifondazione comunista ed anche presidente di Coop ’76 per lunghi anni e dell’ex consigliere regionale ed ex sindaco di Rieti di centro destra, Antonio Cicchetti. E l’inverosimile si verifica proprio in una situazione in cui la città è morta, l’economia cittadina è anch’essa defunta, la disoccupazione giovanile oltrepassa il 35%, morde ai polpacci più di tutti gli uomini e le donne tra i 18 ai 40 anni e a fronte della quasi sospensione di ogni attività da parte dell’industria edile con il fermo, che si ripercuote su ogni comparto artigianale legato al settore portante di tutte le economie dei paesi occidentali qual è, appunto, l’edilizia.

Il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Coop Centro Italia Giorgio Raggi stamane, innanzi ad un buon numero di giornalisti radiotelevisivi e della carta stampata, e di lavoratori disoccupati di Coop ’76, ha dichiarato di essere pronto ad investire immediatamente 60 ed oltre milioni di euro nell’area di proprietà di viale Maraini, attivando nei diversi cantieri dell’ex zuccherificio il numero di oltre 250 unità operaie e determinando una occupazione stabile nelle attività imprenditoriali di Coop Centro Italia di altre duecento unità lavorative, per gran parte giovani. Ciò si dovrebbe verificare al termine dei lavori del nuovo quartiere cittadino, perché alla fine di cominciare a costruire questo si tratta, prevista in meno di due anni dall’apertura dei cantieri. Infatti, non è chi non veda come, se passerà l’iniziativa di Coop, non si accodino ad essa i proprietari delle aree ex Snia ed ex Montecatini, per ora bloccate dai processi di bonifica delle loro aree fortemente inquinate.

Alla conferenza stampa hanno preso parte, oltre a Raggi, la Presidente della Sezione Soci Coop Rieti Giuseppina Morosi e il Consigliere di Sorveglianza di Rieti Giovanni Magi, che saranno coloro ad interessarsi della realizzazione della iniziativa popolare attivando la raccolta delle firme dei cittadini elettori secondo le procedure previste dall’art. 22 dello Statuto.

L’esposizione di Raggi è stata sintetica. Egli ha fatto una premessa: “Ci risulta che dai 7 agli 8 mila cittadini reatini facciamo spesa normalmente fuori di quest’area e dai negozi cittadini. Dei nostri soci, 1000 fanno spesa nei nostri centri di Terni. Il nostro investimento a Rieti darà l’avvio ad un ammodernamento dell’intero settore nord della città, aprendola a prospettive di futuro e di modernità. Noi, come dovunque, portiamo incentivazione dei processi economici e delle attività commerciali, suscitando iniziative collaterali importanti”.

Poi ha lasciato descrivere il progetto di recupero e riutilizzazione nell’area dell’ex zuccherificio, ad uno dei progettisti del gruppo ARAUT, l’architetto Anacleto Cleri, che lo ha sintetizzato affermando la totale salvaguardia degli edifici protetti dal vincolo della Sovrintendenza.

“Questo – ha detto mentre scorrevano su di uno schermo le immagini di planimetrie e fabbricati – è il progetto che abbiamo presentato all’Amministrazione comunale provvisto di ogni necessaria, preliminare approvazione dei vari organi ed enti. Trattasi della realizzazione di un volume urbanistico pari a 99.000 m3. Le funzioni commerciali sono svolte su 10.000 m2 di area vendita, dove realizzare un iperstore, mentre quelle previste per servizi e per il direzionale sono di circa 6.000 m2. Sono previsti inoltre parcheggi per circa 30.000 m2 e verde pubblico per circa 15.000 m2. Il sito è stato completamente bonificato e l’intervento consiste nel mantenimento e nel ripristino delle attuali strutture edilizie legate alla tradizione e alla cultura del territorio. Al Comune di Rieti andrà gratuitamente un grande stabile definito urban center dove l’Amministrazione municipale potrà realizzare e svolgere un ruolo decisivo nell’ammodernamento dei servizi cittadini”.

A questo punto il Presidente Raggi, ha completato la sua esposizioni facendo conoscere nello specifico, gli intendimenti di Coop Centro Italia, ricordando il percorso compiuto da più di dieci anni da tutto il dossier “area ex Zuccherificio”.

“Dopo una istruttoria congiunta il cui esito è stato positivo e unanime (Comune di Rieti, Sovrintendenza Lazio, Proprietà dell’area), avvenuta a più riprese fra il marzo e il novembre del 2010, il progetto per il riutilizzo dell’area ex Zuccherificio è stato depositato nell’agosto 2011 presso gli uffici, come da risposta al bando pubblico del Comune di Rieti. Per lungo tempo il progetto è rimasto in stand by, cioè fermo, a causa delle nuove elezioni amministrative. Il 28 maggio 2012 il progetto è stato illustrato dallo scrivente alla nuova Amministrazione. Sono poi seguiti i diversi incontri di approfondimento. Nel dicembre 2012 Coop Centro Italia “formalizzava” la propria richiesta di avere una risposta e precisava le proprie volontà e le condizioni economiche per procedere all’investimento. Il Sindaco rispondeva che l’Amministrazione Comunale era interessata al piano di investimento, ma non rispondeva nel merito del progetto. Seguivono allora ulteriori incontri e ulteriore corrispondenza. Ad oggi, però, Coop Centro Italia non dispone di alcuna risposta – né sostanziale né formale – sulla reale volontà dell’Amministrazione Comunale di far effettuare l’investimento”.

“L’investimento previsto dalla Coop Centro Italia – ha ribadito Raggi – è di circa 60 milioni e creerà 200 nuovi posti di lavoro, rendendo Rieti polo attrattivo commerciale per l’intera area provinciale” ed ha aggiunto: “Come è stato possibile vedere dalla illustrazione del progetto, l’attenzione ad una ristrutturazione che salvaguardi memoria storica e ambiente è significativa. Pertanto, vista la prolungata assenza di risposte da parte degli Enti preposti”, ha proseguito il Presidente del Consiglio di Sorveglianza “ abbiamo ritenuto di proporre alla Città di sottoscrivere la deliberazione di iniziativa popolare prevista al capo 2, art. 22 dello Statuto del Comune di Rieti. La partecipazione dei cittadini potrà così contribuire ad accelerare un processo di modernizzazione della Città e di riuso pubblico di un’antica struttura produttiva. La sollecitazione popolare al Consiglio Comunale che dovrà discutere sulla delibera proposta” ha concluso il Presidente Raggi, “vuole essere un atto di democrazia e di affermazione del vivere civile. Coop Centro Italia rispetterà quella che sarà la volontà del Consiglio Comunale. Ritiene però di avere diritto a una risposta”.