Un mercoledì di buona sanità: nella sala conferenze della V Comunità Montana Montepiano Reatino a parlare di prevenzione si sono ritrovati insieme medici dell’Ospedale di Rieti, associazioni di volontariato che operano nel sociale e cittadini attenti alla propria salute.
L’incontro, promosso da Amar e Auser in collaborazione con la Lilt e l’Alcli, nell’ambito del Progetto Vivamente ( invecchiamento attivo), ha trattato diversi temi importanti per la sanità reatina, in particolare il tema della prevenzione primaria e secondaria.
Durante il dibattito infatti, è stato possibile nella postazione di Alcli Donna, raccogliere le prenotazioni per gli screening di tre tipi di tumore: mammella, colon retto e cervice uterina.
Dopo il benvenuto della dirigente della Comunità Montana la Dott.ssa Pina Rotili che ha messo a disposizione l’Ente per iniziative e progetti futuri legati alla prevenzione, sono seguiti i saluti dei referenti delle associazioni di volontariato promotrici dell’evento.
Andreina Ciogli, Presidente di Amar (Associazione Malattia Alzheimer Rieti) ha ribadito l’importanza della prevenzione anche per la demenza, riscontrando un aumento della qualità di vita proprio attraverso pratiche di promozione della salute dal nutrimento al movimento. Dopo un appello alle associazioni per continuare a fare rete, ha portato i suoi saluti Graziano Marcaccio di Auser di Rieti, un’associazione nazionale impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società, e operativa anche sul fronte dei diritti e della salute.
Dopo aver ringraziato i medici presenti per la loro disponibilità, la parola è passata al Dott. Zepponi della Lilt di Rieti che ha ribadito la necessità di abbassare l’età dello screening visto l’incidenza dei tumori alla mammella in fasce sempre più giovani, ricordando i progetti fatti nelle scuole per insegnare l’autopalpazione proprio alle giovani donne.
Ha concluso lo spazio dedicato ai saluti, Emilio Garofani Vice Presidente dell’ALCLI che ha sottolineato la necessità di arrivare prima della malattia e ha lanciato il nuovo progetto dell’ALCLI per il miglioramento della qualità di vita del malato, l’immersione in foresta, coinvolgendo anche la ASL di Rieti per costruire insieme una nuova opportunità per i malati.
Il vice Presidente ha poi invitato Marisa Sciarrini ad intervenire in qualità di responsabile del progetto di prevenzione Alcli Donna: «Insieme alla LILT stiamo stati chiamati dalla ASL a far rinascere gli screening, abbiamo capito che fare prevenzione significa salvarsi la vita. Questo è stato il nostro contributo e i dati della manifestazione “Camminata per la vita” ne sono anche quest’anno la conferma! Facciamo rete con tutte le Associazioni che vogliono lavorare con noi e ci mettiamo a disposizione dei medici e delle istituzioni tutte, alle quali faccio un appello: richiedete la collaborazione e l’aiuto dei volontari del terzo settore perché noi ci siamo per aiutare voi e i malati».
Per il progetto di prevenzione attraverso lo sport Movimento è benessere dell’Alcli e della Asl con la Dott.ssa Roberta Pace, è intervenuta la giocatrice di mamanet Simona Gnan che ha ricordato come lo sport l’ha fatta sentire viva e non più malata, portandole benessere psicologico soprattutto e tanta spensieratezza che aveva dimenticato Stralci degli interventi dei medici presenti.
Il dott. Gianluca Fovi de Ruggiero, Responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl: «Dobbiamo agire ancora prima della prevenzione, sulla promozione della salute ovvero sugli stili di vita e sulla sensibilizzazione della comunità nelle diverse fasce d’età, entrando nelle scuole. Lo sport, il cibo e l’ambiente sono fondamentali per costruire salute. La prevenzione abbraccia talmente tanti ambiti diversi che non può essere settorializzata ma integrata tra tutti gli ambiti. Tutti devono lavorare insieme per un unico obbiettivo. Ed è importante un’equità di accesso alla salute, tutti devono poter accedere alle cure. Necessario uno sportello per la medicina preventiva e un ambulatorio nutrizionale, progetti che mi piacerebbe portare avanti in futuro».
La dott.ssa Annalisa Aureli, Responsabile dello Screening: «Nessuno viene lasciato fuori, siamo molto attenti a richiamare tutti e a seguire fino alla fine il paziente, anche quando deve fare approfondimenti fuori Rieti e in questo caso abbiamo chiesto aiuto all’Alcli, ringrazio Santina che si è subito prodigata con i suoi volontari del trasporto che accompagneranno le nostre pazienti a Roma impossibilitate ad andare da sole. Tutte le associazioni sono un bene prezioso e ci aiutano moltissimo. Con la Camminata per la vita abbiamo raccolto 800 prenotazioni molto importanti per diagnosticare precocemente la patologia.
Dott. Fabrizio Liberati, Direttore UOC Anatomia Patologica: «Dai dati che abbiamo emerge un aumento dell’incidenza dei tumori, soprattutto tra le fasce più giovani per questo è davvero importante essere attenti e diagnosticare il prima possibile un tumore. Noi possiamo oggi cronicizzare il tumore dando una possibilità e un’opportunità alla persona, ma se non si fa prevenzione rischiamo di vanificare tutto lo sforzo medico perché per noi è davvero frustrante comunicare ad una paziente che non c’è nulla da fare perché siamo arrivati tardi. Oggi nel nostro Ospedale c’è un approccio multidisciplinare alla patologia, ogni professionista mette in campo le proprie competenze. Nonostante tutte le nuove terapie a disposizione, il sistema immunitario è l’arma più potente che abbiamo per sconfiggere il tumore».
Prof. Mario Santarelli Primario Radioterapia dell’Ospedale di Rieti: «Voglio salutare e ringraziare tutte le associazioni presenti che sono fondamentali per avere una buona sanità e una buona salute. Fare movimento ogni giorno e mangiare sano, sono due cardini fondamentali. Dopo 8 anni che mi occupo di screening, grazie anche alla Camminata per la Vita che porta numeri impressionanti di adesione e all’efficienza e alla dedizione della Dott.ssa Aureli e di tutto il gruppo, siamo riusciti a raggiungere livelli ottimi nel Lazio. Abbiamo farmaci target, nuove chirurgie all’avanguardia, abbiamo la Radioterapia sempre più precisa, ma l’arma più potente del futuro è sempre la prevenzione.
Oggi possiamo dire che a Rieti abbiamo un’Oncologia che funziona, abbiamo apparecchiature moderne, avremo presto un secondo bunker, ma ciò che serve assolutamente è il personale, non c’è stato negli ultimi 15 anni una trasmissione di saperi tra i medici con esperienza e le nuove leve, non sono state fatte assunzioni, perdendo così molto know how».
Dal pubblico sono arrivate alcune domande su immunoterapia, sulle liste di attesa lunghissime che non consentono di fare prevenzione, sulla mancanza a Rieti di un Registro Tumori che sarebbe fondamentale per fare una prevenzione mirata.
Dal Presidente della Lega Navale, l’Avv. Vespaziani è stata lanciata la proposta di mettere a disposizione i due dragon boat (barche speciali a 11 posti) per le donne operate al seno per il progetto “Movimento è benessere” al Lago Turano.
Buona partecipazione di pubblico per il convegno “ Parliamone insieme con i medici”, evento inserito nella Campagna dell’Ottobre Rosa.