Terni, Fim Cisl: fare pressione per salvare la nostra siderurgia

Si è appena concluso l’incontro di oggi presso il Ministero dello Sviluppo economico di monitoraggio sulla cessione dell’AST di Terni (ex Thyssenkrupp). Il vertice di Outokumpu ha illustrato la stato d’avanzamento del negoziato, che si conferma ancora non concluso.

Outokumpu ha ribadito che le offerte vincolanti arrivate, che non sono state quantificate, sono state giudicate insoddisfacenti e pertanto il gruppo sta lavorando per migliorare le offerte.

Per la Fim Cisl «è deludente che a più di due mesi (12 aprile) dal termine per la presentazione delle offerte vincolanti non si sia ancora giunti ad una conclusione positiva. Non c’è più tempo da perdere se non si vuole svuotare la AST di Terni«.

Il Segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli e il coordinatore nazionale per la siderurgia Sandro Pasotti hanno ribadito «la necessità di concludere positivamente e al più presto il negoziato avendo a cuore il destino dello stabilimento e dei lavoratori in una fase in cui Outokumpu sta pericolosamente decentrando volumi produttivi da Terni. Occorre inoltre dare certezza e continuità al sito di Terni che deve essere ceduto nella sua integrità (incluso Tubificio). Anche a questo fine, la proroga concessa ad Outokupu per la cessione deve avere un termine perentorio e di breve periodo».

Il governo che ha scritto a Barroso e Almunia per sollecitare un intervento di controllo deve fare tutte le pressioni necessarie se si vuole salvare un pezzo pregiato della nostra siderurgia.