Sono finite le Serate d’estate

Oltre 2500 persone hanno partecipato all’evento di chiusura della rassegna artistico-culturale Le serate d’estate, promossa dalle Officine Fondazione Varrone, iniziata lo scorso 19 luglio.

Dopo una settimana di laboratori artigianali che hanno evidenziato il talento di molti artigiani reatini, le Officine della Fondazione hanno proposto La sera del dì di festa, uno spettacolo unico nel suo genere diretto da Alessandro Cavoli che ha trasformato il Quartiere S.Francesco in un enorme palcoscenico sotto le stelle (circa 4000 metri quadrati).

I visitatori che si sono riversati nel percorso itinerante hanno subito assistito ai primi spazi di rappresentazione dislocati proprio nella Biblioteca della Fondazione Varrone,: danzatori di contemporaneo ballavano tra i libri della Sala Castellani e Pierini Bembo, attori con l’Amleto attendevano il continuo flusso di persone davanti alle monete papali, chitarra acustica e voce nella Sala de Sanctis.

Dal vicolo di via Pellicceria il percorso proseguiva per via S.Francesco dove musicisti, writers, danzatori, scacchisti, cantanti sotto un gioco di luci artistiche, (oltre 80 kw di illuminotecnica) spuntavano da ogni cantina, angolo, vicolo pronti per esprimere la propria arte.

Ripristinato in parte per l’evento anche l’imponente complesso dell’Istituto S.Fabiano e alcuni cortili e giardini di privati. Lungo il Velino è stata realizzata un’altra postazione con una sposa e il suo amato alle prese con una canoa. Tutto il cammino segnato dalla presenza di libri e di citazioni, rappresentava il sogno ad occhi aperti di un condannato a morte che si è concluso a Largo S.Giorgio da dove era partita la scena iniziale di un uomo posto sulla forca per la decapitazione rievocando la cruenta usanza di questo Largo nel XVII sec. L’uomo chiedeva di trasformare quel luogo di infamia in un posto di gioia, di arte, di ispirazione. Contemporaneamente si sono accese le luci su danzatori di flamenco nel palazzetto della moda, cantanti lirici accompagnati dall’organo nell’ex Chiesa, la libreria moderna trasformata in osteria, danzatrici classiche che volteggiavano nei balconi del Caffè letterario, jazz band, danzatori di tango, suonatori di fisarmoniche. E su ogni parete degli edifici prospicienti su Largo S. Giorgio, multi proiezioni di film classici. Un teatro diffuso che ha impegnato oltre 200 artisti provenienti da molte regioni e un notevole dispiegamento di tecnici che hanno allestito artisticamente un’area vastissima del quartiere.

«Siamo molto soddisfatti dell’eccezionale risposta di tutta la rassegna e in particolare per la serata finale che abbiamo affidato al Teatro Rigodon e al regista Alessandro Cavoli che ha offerto a tutti momenti di grande poesia e suggestione. Alcuni hanno parlato di circa 2500 presenze, ma senza impelagarci in cifre, senza dubbio vi è stata una massiccia partecipazione superiore anche all’opera lirica – ha dichiarato De Sanctis – per noi questo era la prima edizione di una rassegna artistica che intendiamo riproporre con altri eventi, altri spettacoli che auspichiamo siano graditi, rivolti a tutte le fasce di età. Ringrazio tutti i collaboratori che hanno reso possibile questa entusiasmante stagione estiva che ha voluto dare un segnale importante, si può ripartire proprio dalla cultura per il rilancio della città».

Particolarmente contento il direttore artistico della rassegna nonché regista dell’evento finale La sera del dì di festa, Alessandro Cavoli che ha ribadito i progetti futuri a cui già sta lavorando in collaborazione con la Fondazione Varrone, per proporre alla città una nuova stagione artistica che contribuisca a dare valore alle persone, alle idee, ai luoghi ora risanati e restaurati della città.

Si chiude dunque il sipario su Le serate d’estate, una rassegna artistico-culturale promossa dalla Fondazione Varrone con il patrocinio della Provincia e del Comune di Rieti.