Sonia Cascioli: l’assessore Degni e i vuoti di memoria!

Comune di Rieti

L’assessore al bilancio Marcello Degni, troppo preso dall’alto della sua cattedra ad impartire fantomatiche lezioni di stile, è stato evidentemente colto da gravi vuoti di memoria! È davvero offensivo e malriuscito il tentativo di nascondere 3 milioni di euro sottratti alle spese per i servizi sociali e 1 milione di euro di tagli al personale (leggasi i 250 lavoratori precari defenestrati), dietro alle cifre snocciolate sui costi della politica!

È offensivo soprattutto per quei cittadini che tuttora stanno vivendo ogni giorno sulla propria pelle gli effetti delle scelte di questa politica contabile dovendo elemosinare un posto di lavoro, o l’assistenza presso lo sportello dei servizi sociali, o ancora per quelle famiglie con figli disabili che si sono viste ridurre drasticamente l’assistenza. Sono queste le vere voci di spesa a cui si è attinto a piene mani per costruire il bilancio 2012, unitamente ai 14 milioni di euro di entrate IMU con aliquota massima per prima e seconda casa! Sorvolo sul vanto con il quale è stato presentato l’azzeramento degli “articoli 90”, come se dietro ad un freddo numero non ci fossero state delle persone che hanno comunque speso una parte della loro vita lavorativa per il Comune!

E per quanto riguarda la riduzione delle indennità degli amministratori in carica, l’assessore Degni avrebbe fatto bene a ricordare che più che di medaglie da apporre sulla giacca si tratta di un mero adempimento di legge.

Ed ancora, a dir poco preoccupante, rilevo il fatto che un assessore confonda i costi della politica con i costi della democrazia: le spese per il funzionamento del consiglio e delle commissioni (pari, peraltro, a 15 euro nette di gettone per l’intera durata di consiglio o commissione) servono a finanziare gli organi previsti dallo Statuto i quali hanno una funzione ben precisa ovvero di indirizzo e di controllo, anche sull’operato della giunta. Capisco che ad avviso dell’assessore queste funzioni risultino scomode, ma evidentemente chi non viene da quella sinistra radical chic che parla di lavoro con lo yacht ormeggiato in Costa Smeralda, ovvero twitta mentre fa il giro del mondo, deve poter sopravvivere lavorando e svolgendo un ruolo civico a beneficio dell’intera collettività (anche fruendo di un minimo rimborso spese).

È un vero peccato che i tagli riguardino solo le tasche altrui e non anche quelle del nostro professorino il quale, se veramente avesse voluto tagliare i costi superflui della politica, avrebbe dovuto cominciare dai suoi evitando di utilizzare l’auto blu che lo scarrozza, cane compreso a bordo, da Roma a Rieti e ritorno. Per non parlare delle sanzioni al codice della strada per eccesso di velocità che puntuali determine passate al vaglio del “rigoroso” Ufficio Trasparenza santificano quali “spese necessarie ed indispensabili per l’Ente”. Caro assessore, se vuole veramente ridurre le spese del Comune, inizi a pagarle lei queste multe! O forse è più comodo sciorinare tanta bella demagogia condita da forbite asserzioni accademiche?!

In conclusione, ritengo utile ribadire quanto già espresso nel corso del mio intervento in consiglio comunale circa l’approvazione del rendiconto 2012: il bilancio di un ente pubblico, diversamente da quello privato, ha una ben precisa finalità sociale e non può essere usato, manipolando i numeri, con l’obiettivo di disegnare un mondo virtuoso per dimostrare di essere il primo della classe. Si rischia di guardarsi intorno ed accorgersi che la classe è vuota!

Come dire: l’intervento è perfettamente riuscito, peccato che il paziente è morto!